1. Una splendida giornata


    Data: 13/08/2018, Categorie: Etero Autore: bellidiego, Fonte: Annunci69

    ... sembrava imbarazzata ma allo stesso tempo quasi intenerita dal mio gesto. Le misi una mano sui fianchi e ci incamminammo verso la metropolitana.
    
    - “allora, io avrei pensato di fare un giretto per la città visto che è la prima volta che ci vieni, ti va?”
    
    - “si, che bello!” disse lei entusiasta “guidami, sono nelle tue mani” proseguì per dimostrarmi tutta la sua fiducia.
    
    - “non puoi venire a Roma senza vedere il colosseo” le dissi atteggiandomi a guida turistica.
    
    - “ho sempre voluto vederlo” rispose
    
    - “2 fermate e lo vedrai” dissi salendo sul treno.
    
    Era una bellissima giornata di ottobre, di quelle che solo a roma si possono godere, calde ma non afose, con una leggera brezza.
    
    In pochi minuti arrivammo lì, al cospetto del maestoso monumento, la guardai negli occhi tenendola per mano.
    
    - “eccolo, il colosseo”
    
    - “wow!!! vederlo con i propri occhi è tutta un’altra cosa!” esclamò entusiasta, e come ogni turista che si rispetti era già pronta con il cellulare per fare qualche foto.
    
    - “dai vieni qua, facciamoci un selfie” disse
    
    Mi avvicinai e lei scattò la foto, poi un’altra e un’altra ancora, alternavamo facce buffe e serie restando attaccati l’uno all’altra, guancia a guancia.
    
    - “dai attraversiamo qua, la vista è migliore dall’altra parte” le dissi prendendola per mano. Ci dirigemmo verso il parco, dove molti altri turisti bivaccavano sul prato, scavalcai il muretto e tirai fuori il telo dallo zaino adagiandolo sull’erba, la invitai a sedercisi ...
    ... sopra e mi sedetti accanto a lei. poggiai i gomiti per terra sdraiandomi sul telo e rimasi per qualche secondo ad osservare. Di fronte a me c’era il colosseo che si ergeva imponente, più distante si vedeva l’arco di costantino e sulla strada gente di tutto il mondo venuta quì per godersi lo spettacolo. Ma lo spettacolo più bello era accanto a me, L, anche lei intenta a guardarsi intorno, era seduta con le braccia intorno alle ginocchia, con il viso illuminato dal sole e i capelli che danzavano trasportati dal vento.
    
    - “vieni qui” dissi, rompendo quel magico silenzio nel quale eravamo entrambi assorti “c’è una vista migliore da quaggiù” aggiunsi consapevole che era solo una scusa per farla stare più vicina. Lei si adagiò su un fianco poggiando la testa sul mio petto, il mio cuore batteva rapidamente e in quel preciso momento pensavo che non avrei potuto desiderare altro. Le accarezzai il viso, spostandole una ciocca di capelli che le copriva gli occhi, proseguendo giù, indugiando sul suo fianco, continuavo ad accarezzare il suo corpo, senza mai interrompere il contatto, sentivo che i suoi battiti aumentavano, riuscivo a percepire in lei la stessa emozione che provavo io in quel momento, quel desiderio irrefrenabile di baciarla ancora. Scivolai su un fianco per posizionarmi di fronte a lei, la guardai negli occhi per qualche secondo, lei ricambiò il mio sguardo e simultaneamente andammo l’uno verso l’altra, schiudendo le labbra fino a farle sfiorare, mordicchiavo il suo labbro ...
«1234...10»