un paio di tette nella mia memoria - betty
Data: 20/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: notteinbianco, Fonte: RaccontiMilu
... (la napoletana lesbica) che dormivano profondamente, Betty mi dava le spalle. Notai che affianco a lei lo spazio era sicuramente sufficiente per ospitare una terza persona, non ci pensai su due volte e piuttosto che tornare a dormire per terra, mi sdraia affianco alle due ragazze. Ripresi sonno quasi subito ma dopo poco tempo mi sentii strattonare per un braccio. Betty mi aveva preso una mano incoraggiandomi ad abbracciarla a cucchiaio, mi misi su un fianco e continuai a dormire mentre il mio cazzo in evidente stato di alzabandiera mattutino, si adagiò sul sedere di Betty, contenuto in un classico pantalone da pigiama. Mi resi conto in quel momento che Betty non aveva per niente un culo grosso come mi ero immaginato, ma un culetto certo paffutello come le sue guance ma di sicuro invitante e ben fatto. Nel dormiveglia ci furono continui sfregamenti. erano ormai le otto e mezza del mattino, la luce del giorno aveva preso possesso quasi completamente del salottino, del resto quando rientrammo così sfatti nessuno si era preso la briga di chiudere le imposte.Inevitabilmente e a malincuore iniziammo a svegliarci. Betty, a cui la posizione a cucchiaio evidentemente piaceva, iniziò a strusciarsi insistentemente, era tutto però fatto quasi per gioco, io con la mano le solleticavo il fianco e lei sobbalzava ridendo. Insomma ci svegliammo a vicenda lottando scherzosamente. Era inevitabile che nel muovere le mani per trovare i punti più idonei per farle il solletico entravo in contatto ...
... con il suo generosissimo seno. Ero stupito non tanto dalla grandezza, quella avevo già avuto modo di apprezzarla in altre circostanze, nonostante il suo vestiario sempre molto informe e coprente, quei due meloni non passavano certo inosservati, quanto per la durezza. Erano veramente due tette sodissime, sicuramente le più grandi e le più sode che avessi mai avuto modo di toccare. Nel tentativo (o era forse tutto studiato?) di evitare il mio solletichio, Betty mi montò sopra cercando di trattenermi le mani. Ora il mio cazzo, e di conseguenza la mia erezione, era proprio schiacciato dalla sua vagina, sebbene ci fosse ancora parecchi strati di tessuto tra di noi. Lei non dimostrava il benché minimo imbarazzo, era anzi divertiva e continuava a provocare quel gioco di lotta. Anche daniela, non poteva essere altrimenti, era ormai sveglia ed era girata verso di noi, continuava a fingere di dormire o almeno di provarci, cercava anche di protestare ma si vedeva che non era sincera ma divertita anche lei dalla situazione.La vidi diverse volte sbirciare il petto di betty, soprattutto quando si trovava in posizione eretta sopra di me. Betty indossava un pigiama di cotone e le sue tette disegnavano una rotondità perfetta e può sembrare una frase fatta, ma non lo è, sfidavano la gravità. La mie erezione era implacabile. La casa iniziò ad animarsi, un paio di amici avrebbero dovuto prendere un treno verso le dieci, quindi Betty chiamata a raccolta da Alex, si unì a lui per cercare, da ...