un paio di tette nella mia memoria - betty
Data: 20/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: notteinbianco, Fonte: RaccontiMilu
... buona padrona di casa, di preparare una parvenza di colazione a quell'ammasso di giovinastri perditempo quali eravamo. Il gioco quindi si concluse, devo dire che in quel momento non avevo nemmeno immaginato potesse succedere altro, qualcosa di più serio. Fu Daniela che quando mi girai verso di lei, guardandomi negli occhi mi disse: "se te la scopavi mi facevo un ditalino qui a fianco a voi". Il mio cazzo ebbe un sussulto. ma sarebbe potuto succedere davvero?. Dissimulai il mio stupore e i miei dubbi con una risata, prendendo la frase di Daniela come una battuta.Il weekend finì. io tornai a Milano, vivevo ancora con i miei genitori appena fuori la grande città. Non pensai più a quell'episodio, come ho già avuto modo di dire non ero attratto da betty, era solo una ragazza simpatica con cui passare delle serate in compagnia.Forse non ci crederete ma non pensai a quell'episodio nemmeno quando dopo qualche mesi Alex mi chiamò, era un venerdì mattina, per chiedermi se potevo ospitare quella stessa sera betty a dormire a casa mia. Sarebbe arrivata nel tardo pomeriggio e il giorno dopo aveva un convegno di architettura presso il politecnico. ovviamente non c'era alcun tipo di problema ad ospitarla.Arrivò, ci mangiammo una pizza fuori insieme mia sorella e al suo ragazzo e poi andammo al cinema. Fu una serata assolutamente normale, tranquilla, piacevole, lontana dai bagordi a cui eravamo abituati. Alla fine visto lo scarso preavviso non riuscimmo a prepararle la stanza degli ospiti ...
... e quindi dormì in camera mia. Avevo un letto a cassetto che si sfilava da sotto. Mi sembrò quasi di essere tornato bambino, quando io e mia sorella dividevamo la stanza, si andava a letto si spegneva la luce e si dormiva. E così andò anche con Betty.La mattina mi svegliai bello riposato, mi girai aprii gli occhi e betty era lì, con gli occhi aperti, che mi guardava "buongiorno" mi disse sorridendo."'girn" risposi, la mattina le mie risposte erano sempre bofonchiate e le vocali non ne volevano sapere di venir fuori. eravamo lì, sdraiti sul fianco, ognuno nel proprio letto a mezzo metro di distanza luno dall'altra. Mi sforzai di avere un minimo di discussione civile. Dopo qualche minuto feci per alzarmi dicendole che avrei preparato la colazione, mi misi in piedi tra i due letti, come sempre avevo dormito solo in mutande e maglietta. Avevo i boxer attillati e siccome mi ero appena svegliato il mio cazzo era più sveglio di me, come sempre.Fu veramente un attimo, e avvenne tutto in maniera naturale e spontanea, mentre ancora chiedevo cosa voleva per colazione, lei mise una mano sulle mutande attratta dal mio alzabandiera, e iniziò a carezzarmi l'asta. Mi bloccai e le lasciai fare, intanto la fissavo passando dal suo sorriso assorto alle rotondità delle sue tette che premevano sul pigiama. vide il mio interesse per sil suo seno e si sdraiò agevolando le mie intenzioni.Non persi tempo e allungai le mani verso quelle tettone. Inizia a pastrugnarle, mi stupii ancora una volta dalla ...