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Il ritorno di mia figlia
Data: 14/08/2018, Categorie: Incesti Autore: Daddysgirl, Fonte: EroticiRacconti
... seno ancora più grosso. "È nell'armadietto sotto al lavandino adesso ricordo! Potresti prenderlo tu? Ho un lieve mal di schiena." Mentì solamente per veder la figlia inginocchiarsi e notare il solco delle natiche messo in evidenza dai pantaloncini piuttosto corti. "Guarda che qui non c'è niente! Dai non prendermi in giro!" E con una breve risata aprì il cassettino a destra mostrandole il tanto ricercato phon. I loro corpi erano così vicini che si sfioravano e approfittando di quella posizione lasciò che il proprio membro coperto dalla stoffa le sfiorasse il culo, era ancora turgido perché nonostante l'orgasmo non era affatto soddisfatto l'eccitazione era rimasta. Millie non si accorse di niente e lasciandola in bagno tornai al piano di sotto cercando di riprendermi; che diavolo stavo facendo? Era mia figlia, non potevo avere certi pensieri su di lei così mi ripromisi di essere un padre a tutti gli effetti peccato che con il suo modo giocoso ogni volta me la ritrovavo addosso. "Mi passi il bicchiere?" Chiese una volta mentre eravamo stesi ciascuno su un divano a guardare un film, era sera ed eravamo tornati da una lunga serata divertente ma nessuno dei due aveva sonno. "Sono stanco, vacci tu che sei giovane!" La presi in giro restando comodamente steso sulla schiena con un braccio dietro la testa a godermi lo spettacolo che era mia figlia. Questa volta portava un vestitino a fiori, corto e ampio dunque quelle gambe anche se non lunghe quanto quelle di una modella erano ...
... tutte ben scoperte. Mi erano da sempre piaciute le ragazze minute, sua madre era poco più alta di lei e a letto era facilissimo prenderla in qualsiasi posizione. Perso in certi pensieri non mi accorsi nemmeno che era tornata in soggiorno, fu l'acqua versata in faccia a risvegliarmi da certi pensieri. "Ma che cazzo! Millie" "Così impari a non essere gentile!" Con tanto di linguaccia la ragazza mi sorrise sbeffeggiandomi ed in una sola mossa l'attirai a me intrappolandola sotto il mio corpo con la scusa di volerla pagare con la stessa moneta. Con una mano le intrappolai entrambi i polsi metre con l'altra recuperai la bottiglia di birra ignorando le sue grida e risate e lentamente lasciai sgorgare il liquido dalla bottiglia alla sua faccia spostandomi poi al suo seno messo in mostra da una generosa scollatura e vederlo così esposto e bagnato me lo fece venire duro in pochi istanti ma fingendo di niente continuai a bagnarle il corpo sentendola dimenarsi e sfregarsi contro il mio pacco. "Sei pentita?" "Sì! Sì lo sono!" "Allora chiedimi scusa" Le dissi con aria seria ma entrambi sapevamo che stavo scherzando. Con quegli occhi furbi mi guardò e senza pensarci due volte mi morse lungo il collo. Restammo fermi a guardarci in silenzio, anche lei si era accorta del limite passato ma poco dopo ci fu un'altra mossa a lasciarmi sbigottito. "Ti sento ogni sera...mentre ti seghi e godi. Così mi tocco e godo anche io. Mi bagno tutta, così fradicia da poterci far entrare tutta la mano.." E nel ...