Finalmente
Data: 14/08/2018,
Categorie:
Lesbo
Etero
Autore: iset60, Fonte: RaccontiMilu
... tiro.Lui: "Ti va come dessert, Monica?"Mi venne da ridergli in faccia, più per la situazione che per la proposta,dato che il bacio erastato, per entrambi, un antipasto. Feci per alzarmi ma lui mi bloccò la spallacon una mano:"Ho sempre desiderato farmi spompinare da una donna seduta su un water. Saiognuno hale proprie fisime.Mia moglie non gradiva queste mie improvvisate"Io: "Non preoccuparti" E aprii la bocca e ingoiai quello che non era uncazzone, ma solo uncalibro di 15 cm, un po' grosso ma niente rispetto a quello del mio capo.Presi a succhiarlo per bene e con dedizione, dopotutto era un cazzo normale.Mentre eroindaffarata a leccare su e giù l'asta, lui osservava il mio grosso seno. Ilmio davanzaleotteneva dei buoni risultati, dato che sentivo vibrare il suo sesso tra le mielabbra: laconferma che facevo bene arrivò quando decise di tenermi la testa tra le suemani e dispingere ancora di più il suo cazzo all'interno delle mie fauci. Un affondòpiù deciso escaricò il suo piacere in fondo alla mia gola: un lungo ahhhh di liberazioneuscì dalla suabocca, mentre io spremevo ancora di più il suo sesso per svuotarlo del tutto.Era la prima volta che facevo un pompino in quelle condizioni: certo in bagnoavevo avutomodo di fare tante altre cose, ma non seduta lì.Chissà se Giuseppe era andato a vedere se ci eravamo persi. La risposta ciarrivò quando,una volta ricomposti , fummo ...
... in vista della terrazza: sentivamo degli ah ah ahche Robertapronunciava ritmicamente e che provenivano dal bagno. Maurizio sembravacompiaciuto edisse lasciarli stare e di seguirlo che avrebbe preparato il caffè: in cucinac'era una di quellemacchine tipo Lavazza e inserì la prima cialda e via. Quando furono tutti equattro pronti , luiprese il vassoio e andammo nuovamente sulla terrazza.Loro erano già lì e sicomportaronocome se non fosse successo nulla: noi facemmo altrettanto.Maurizio: "Ecco i nostri caffè"Ognuno zuccherò a piacere, ma io avevo già preso qualcosa di dolce per cui nonmisi niente.Dopo il caffè Maurizio ci disse: "Non vi voglio mandare via ma domani ,almenoper me, saràuna giornata piena, per cui dovrei andare a riposarmi e dormire. "Io, scherzando: "Ci stai mandando via?"Lui:"Quasi. Perchè non venite qui sabato sera? Ci saranno degli amici, e disolito giochiamoa carte, a biliardo e ceniamo.Se non avete impegni vi aspetto per le 9, ok?"Ci consegnò le borse e,mentre ci apriva il cancelletto, ci sorrise.La nostra sorpresa giunse quando, nel prendere le chiavi dell'auto, Robertascoprì chec'era una busta con due righe stampate seguite da una firma,uno scarabocchio,e duebiglietti da 100 euro. Controllai nella mia borsa e c'era una busta conun'identico contenuto.Roberta ed io ci guardammo e commentammo il fatto pensando che era andatabene.