Ricordi - gita a roma 1
Data: 16/08/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: mcrisone
Ricordi – gita a Roma 1
Questa storia risale a molti anni fa e precisamente quando frequentavo la quinta superiore, anche se avevo un anno in più dei miei compagni per aver ripetuto la prima; in classe si discuteva principalmente di dove andare a fare l’annuale gita scolastica e visto che all’ultimo anno ci si poteva permettere quasi tutto proponemmo di andare una settimana a Roma.
Già dall’inizio dell’anno scolastico stavo puntando una mia compagna, che non sdegnava la mia compagnia e sopratutto non faceva niente per rimbalzarmi, anzi stava spesso al gioco e ci scambiavamo battutine e frecciatine varie; sapevo che era fidanzata da due anni con un certo Maurizio, ma a dire il vero me ne fregavo altamente.
Mirella, la mia compagna di classe è una ragazza piccolina, circa un metro e sessanta, bionda con i capelli lunghi e mossi, snella e slanciata con poco seno, una seconda forse scarsa, un bel culetto sodo ed alto, una bocca morbida e carnosa, da baciare e due occhi azzurri in cui ti ci puoi perdere per ore.
A metà aprile siamo partiti alla volta della capitale in pullman, con arrivo nel primo pomeriggio ed alloggio in albergo con camere da 4 persone, rigorosamente divisi, dai professori che ci accompagnano, in camere maschili e camere femminili;
io sono in camere con due cari amici da sempre e con il secchione della classe, mentre Mirella (quella che puntavo da tempo) con altre tre ragazze; il destino ha voluto che fossimo allo stesso piano e iniziammo ...
... subito a programmare la serata di baldoria nella camera delle ragazze, invitando anche altri compagni di classe fino a ritrovarci in venti tutti a far casino, ballare e dire stronzate fino a tarda notte.
Al momento di andare a letto noi maschietti di ritiriamo nella nostra camera, ma il mio sguardo deluso era accompagnato da quello di Mirella; al mattino a colazione mi viene vicino e mi dice “peccato per ieri sera” e sorridendole rispondo “ abbiamo tempo, ma non intendo sprecarlo”.
Dopo aver trascorso tutto il giorno in giro per Roma ci ritroviamo a cena ed io vado proprio a sedermi alla destra di Mirella, volevo sondare il terreno per capire come muovermi; durante la cena cerco parecchie volte di accarezzare le sue gambe, ma lei essendo in pantaloni, non mi permette molto, anzi spesso scosta la mia mano e fa discorsi impegnativi, allusioni al suo fidanzato e commenti acidi alle mie battute e mi ricorda continuamente che finita la scuola, dopo le ferie ha già programmato il matrimonio.
Dopo l’uscita serale ritorniamo all’albergo e si fionda immediatamente in camera, seguita dalle sue compagne e senza neanche salutare; dopo una mezz’ora busso alla sua porta e quando apre la tiro in corridoio, la bacio con passione ma deciso, poi mi stacco e sorridendo sussurro “buonanotte” e lei scappa in camera senza dire niente.
Alla cena del terzo giorno mi vado a mettere lontano da lei e per tutta la sera evito di guardarla fino a quando sento un abbraccio da dietro ed un sussurro ...