Armadietto numero 359
Data: 16/08/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: orsonaked
... tessera? Vuoi farla? Hai il 10% di sconto sulle prossime...." e bla bla e bla bla, quante inutili parole. Non so a voi ma io comincio ad eccitarmi gia' all'ingresso: l'odore del cloro, il rumore delle docce, il pensiero che oltrepassata la tenda saro' circondato da uomini nudi mi fa ribollire il sangue e perdere tutto quel tempo in queste stronzate mi fa incazzare. "Hai l'armadietto numero 359, li abbiamo quasi finiti!". "Cazzo, quanta bella mercanzia" pensai colmo di gioia e dopo soli tre minuti gia' giravo tra i corridoi dei camerini dove decine di uomini passeggiavano lentamente gia' in cerca, sguardi famelici cercavano di intuire forme e dimensioni sotto i piccoli asciugamani bianchi legati in vita.
Orsi, glabri, muscolosi e non giovani e maturi: ce n'era x tutti i gusti! Entrai in un ambiente spaziosissimo con al centro una jacuzzi enorme, piena di maschi infoiati che gia' si davano da fare, vari schermi che diffondevano immagini di orge rendavano tutto ancora piu' piccante. Vidi un folto gruppo davanti a un tavolone ricoperto di parecchie cose da mangiare e bibite: avevano fatto pure un buffet, cosi mi fermai e ne approfittai per sgranocchiare qualcosa e complice la calca il tipo dietro di me si appoggio' con il suo bel cazzone sul mio culo. "Non e' la pizza, che voglio mangiare" pensai abbandonando il tavolo e gettando occhiate eloquenti al tipo, un bel manzo senza peli con i muscoli ben disegnati, dirigendomi verso il labirinto scuro, notando che il figone aveva ...
... posato il bicchiere e si dirigeva nella mia stessa direzione. Come entri in un labirinto il buio e' pressoche' totale, si va a tentoni e toccai quindi due corpi intenti a scopare: mormorai delle scuse e avanzando faticavo a trovare un posto libero da quanta gente vi era; una mano nell'ombra afferro' il mio cazzo duro cercando di tirarmi a se ma la scansai bruscamente liberandomi dalla presa. Finalmente trovai un ottimo angolo dove fermarmi, togliendomi l'asciugamano, ad attendere. Mi sembrava interminabile il tempo che il manzo ci stava mettendo ma in compeso i miei occhi adattati all'oscurita' riuscivano a percepire i muri i cartongesso che formavano il labirinto e le sagome che lo popolavano. "Ma quanto cazzo ci mette?" Pensai quando improvvisamente vidi una sagoma avvicinarsi lentamente: "Eccolo, finalmente" e il mio cazzo comincio' a guizzare verso l'alto eccitato.
Una volta di fronte a me si fermo' e sentii i suoi polpastrelli pizzicare i miei capezzoli induriti come chiodi facendomi emettere un gridolino: "E' ancora piu' massiccio di come lo ricordavo" pensai mentre mi ritrovavo attaccato alle sue labbra e la sua lingua cominciava ad arrotolarsi alla mia. Con le mani accarezzai i suoi muscoli e i suoi peli...."Peli?? Ma ero quasi sicuro che non ne avesse, possibile?". Scesi verso il suo inguine e afferrai un bel cazzo duro, meno grosso di quello che pensavo, ma ugualmente invitante e un paio di palle morbide e voluminose che cominciai ad accarezzare. "Ciucciamelo, dai" ...