1. L'esame di martina - capitolo 3


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: 36degrees, Fonte: Annunci69

    “Dici che è lei?”, disse un ragazzo all’amico, entrambi seminascosti dietro una colonna mentre Martina usciva dal bagno per recarsi nuovamente nell’ufficio dove l’esaminatore stava terminando di scrivere sul foglio le domande che avrebbe posto alla ragazza durante l’esame.
    
    A differenza di quando era entrata infatti qualcuno ora sembrava essersi era accorto di lei.
    
    “Hai capito il professore...deve proprio averla sfondata per bene...guarda come cammina!”, replicò divertito l’altro ragazzo dando un colpetto sulla spalla al suo interlocutore.
    
    In effetti l’andatura di Martina risultava essere assai goffa; cercava infatti continuamente di alzare i lembi degli stivali ma questi ultimi, bagnati di piscio, finivano inevitabilmente per afflosciarsi di continuo.
    
    “Ah, è tornata, puttanella”, disse l’esaminatore senza alzare lo sguardo dal foglio di carta mentre Martina si chiudeva la porta alle spalle; “è qui per le domande o per succhiarmi di nuovo il cazzo?”, aggiunse ridendo.
    
    “Per le domande...”, rispose Martina in tono sommesso avvicinandosi alla scrivania e mantenendo lo sguardo fisso a terra.
    
    L’esaminatore lasciò quindi cadere la penna dalla mano ed alzò lo sguardo verso la ragazza; “ecco qui”, disse volgendo il foglio verso di lei.
    
    Martina tese la mano per prendere il foglio ma l’esaminatore scostò rapidamente il braccio impedendole di prenderlo.
    
    “Come si dice?”, disse l’uomo alla ragazza; “per favore...”, replicò Martina abbassando nuovamente lo ...
    ... sguardo.
    
    Come se tutto il senso di umiliazione che aveva dovuto sopportare fino a quel momento non fosse stato sufficiente, ora Martina si trovava a dover addirittura implorare e ringraziare l’uomo che l’aveva degradata prendendosi gioco della sua dignità in cambio di quattro stupide domande.
    
    “In ginocchio”, disse ancora l’uomo indicando con l’indice la porzione di pavimento di fronte a se.
    
    Martina si fece forza ancora una volta e si inginocchiò di fronte a lui; l’uomo riprese dunque a parlarle accarezzandole dolcemente i capelli ed appoggiando il foglio di carta sul tavolo.
    
    “Si è data proprio una bella sistemata...”, disse guardandola negli occhi dopo averle fatto alzare il capo appoggiandole una mano sotto il mento; “peccato per la maglietta...si vede che non è proprio come appena uscita dall’armadio...”, aggiunse sorridente infilandole una mano sotto la maglietta e palpandole con decisione il seno.
    
    Martina stava quasi per ribellarsi; fino a dove poteva spingersi quel maiale sentendosi autorizzato a toccare il suo corpo utilizzando uno stupido gioco come scusa?
    
    Poi però si limitò a sospirare e a chiudere gli occhi fin quando l’uomo smise di toccarla.
    
    Quando riaprì gli occhi Martina alzò lo sguardo verso di lui e con tono implorante gli chiese se per favore le fosse possibile cambiare almeno la maglietta.
    
    L’esaminatore sorrise accarezzandola sotto il mento; “è liberissima di cambiarla...”, rispose sorprendentemente accendendo nella ragazza la flebile speranza ...
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