Che sensazione di leggera follia
Data: 19/08/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: lostesso
... svuotata di ogni forza.
Rincaro la dose “ Prendi i tuoi quattro stracci e non farti più vedere”
Adesso si che godo…..e senza fare sesso.
Maura, imprecando e inveendo nei nostri confronti, chiude violentemente la porta dietro di se.
Monica ed io incrociamo gli sguardi e scoppiamo in una risata liberatoria, abbracciandoci.
Poi, fermandoci un attimo, i nostri occhi incrociano gli sguardi ed in quel momento è scattato qualcosa in entrambi.
Monica si avvicina lentamente alla mia bocca e le nostre labbra si incontrano. Un bacio. Lungo, sensuale, erotico, eccitante.
Il divano ora è l’alcova che non era stata prima.
Le mie dita ora entrano nella vulva con una facilità impressionante. Si fanno strada dentro la carne morbida e bagnata. Si muovono senza trovare impedimenti. Monica si muove insieme alle mie dita.
Davanti a me, bellissima e finalmente donna. Quella che non era mai stata con Maura.
I capezzoli sono dritti e duri pronti per essere leccati. E la mia lingua ne gode, li sente mentre ci gioca. Il mio membro non è più barzotto.
Il mio corpo è tutt’uno con quello di Monica. I movimenti sono costanti. Il mio cazzo finalmente entra in quell’anfratto caldo ed ormai libero da ogni inibizione.
Monica inarca la schiena, facendolo penetrare ancora di più.
Non è più la Monica di prima. La nuova è quello che volevo, voluttuosa, prorompente, sensuale.
L’intesa è forte. Ci muoviamo all’unisono, senza fretta, solo con lo scopo di rendere più ...
... eccitante possibile il momento. Lei è sopra di me di schiena. Vedo il mio membro che si muove dentro di lei.
Prendo le natiche e le allargo ancora di più. Monica aumenta il ritmo delle movenze.
Siamo entrambi al limite. Ma ho capito cosa le piace. Rallento un po’ il ritmo, anche se sento che non vuole, e le mie dita entrano insieme al mio cazzo che è già dentro.
Sento che stringe le pareti della figa e ricomincia a muoversi, con costanza ma aumentando di nuovo il ritmo.
Il respiro non è regolare. Balbetta dei versi che non capisco. Ma una cosa l’ho capita.
È il momento.
L’orgasmo arriva liberatorio. Non ce la faceva più.
Si toglie, si gira e vedo la sua bocca baciare il mio glande rosso vermiglio, grande e umido.
La vista della sua bocca che si apre per prenderlo bene, mi fa uscire di senno e sento il calore delle guance su tutto il mio membro. La ragazza è veramente abile. Sa esattamente cosa vuole un uomo dalla bocca di una donna.
Cerco di non venire. Il momento me lo voglio godere al più lungo possibile.
Ma è difficile. Molto difficile. È talmente brava che l’orgasmo arriva presto ed è uno dei più lunghi mai provati, nella mia vita sessuale.
Finalmente ci siamo liberati del fantasma di Maura che aleggiava in quella stanza fino a poco prima.
Sfiniti, ci lasciamo andare di nuovo in una risata che ci lascia leggeri, spensierati e rimaniamo abbracciati, scambiandoci il calore del nostro corpo.
Non fu l’unica volta in cui ci vedemmo, ma siamo ...