1. E, uno alla volta... entrarono


    Data: 20/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales

    ... da vicino la penetrazione. Adesso il mio viso era a dieci centimetri da loro. Il buchetto, ruvido e corrugato lasciava uscire del liquido mentre l'enorme cappella, rosso fuoco, premeva facendolo aprire sempre di più per poi infilarcisi dentro all'improvviso. Poi, velocemente, tutto il bastone sprofondò in quella piccola apertura che ormai si era allargata tantissimo. Era incredibile vedere come poteva starci tutto eppure, prima, lo avevo fatto anch'io. Proprio mentre guardavo e pensavo questo mi sentii sollevare per i fianchi e, un attimo dopo anche il mio buchetto era nuovamente penetrato da un bel cazzo. Lorenzo mi stava sbattendo di nuovo e con decisione. Ad ogni colpo le sue palle colpivano il mio culo con forza. Continuò per un bel po' mentre io, appoggiate le mani sul divano, trovai davanti a me la bocca di Renato e cominciammo a baciarci, a lungo. Come finimmo, ormai si era fatto tardi e si decise di fermarsi, anche se Antonio, rivestendosi, ripose negli slip un cazzo ancora... in tiro. Ci salutammo dicendoci che si poteva rifare, che era stato bello, che ci eravamo divertiti e tante altre cose piacevoli. Era stata proprio un'esperienza incredibile. Non immaginavo che il sesso ...
    ... tra più uomini si poteva vivere così intensamente e con tale foga e, soprattutto, non pensavo che le sensazioni fisiche che mi dava il corpo potessero essere tanto forti da toglierti la lucidità, da stordirti.
    
    L'unica cosa negativa avvenne dopo. Mentre se ne andavano ed io ero sulla porta con loro, per fortuna almeno con i pantaloncini addosso, il mio vicino d'appartamento, un tipo con cui non avevo mai parlato, si fermò a guardare e, proprio mentre stavo per chiudere la porta mi disse se ci eravamo divertiti perché, dal cassino che aveva sentito lui, la festa doveva essere stata proprio grande. E poi aggiunse con una faccia strana “un bel festino per soli uomini, vero. E chissà chi era la ciliegina della torta tra tutti quei vecchietti”. Mi rintanai in casa terrorizzato. Mi corsero mille pensieri, quasi di follia. “E adesso?”
    
    Per fortuna fu solo una serata e una notte di paura, anche se sembrarono lunghissime, perché già la mattina successiva, mentre stavo uscendo per andare a lezione, tutto scomparve e nel più piacevole dei modi.
    
    Avevo già pubblicato il racconto in un altro profilo che non esiste più e lo ripropongo qui dove sto inserendo tutte le storie che ho scritto.. . 
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