1. La sottomissione di Chiara - 3


    Data: 23/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: elegant_master@protonmail.com

    CAPITOLO 3: L’ospite Carlo aveva ordinato all’ospite di arrivare alle 19:30 in punto. Il cancello si sarebbe aperto a quell’ora e si sarebbe richiuso subito dopo. Alessia arrivò dieci minuti prima e aspettò trepidante davanti al cancello, senza suonare e con la macchina accesa. Alessia, una bella donna di trentuno anni con un fisico da modella, era stata l’ultima schiava di Carlo prima che questi iniziasse il suo rapporto con Elisabetta. I due continuavano a incontrarsi saltuariamente ma solo al ristorante o in qualche bar per prendere un drink. A Carlo piaceva mantenere buoni rapporti con le sue schiave anche dopo la fine del rapporto: le aveva selezionate con cura, non solo per il loro aspetto fisico ma anche per la loro sensibilità, intelligenza e altre qualità. Con ciascuna di esse aveva trovato un’affinità, anche se questa rimaneva limitata al piano della dominazione erotica. Dopo Carlo, Alessia non era mai più riuscita a trovare un Padrone che avesse la sua autorevolezza. Attraverso internet incontrava master improvvisati, oppure esperti ma rozzi e volgari. Di Carlo le mancava, oltre che la naturale autorevolezza, l’originalità del pensiero, il gusto estetico, la capacità di sorprenderla. Soprattutto, quello che le mancava di Carlo era la fiducia. Di Carlo si fidava ciecamente. Fu grazie a questa fiducia assoluta che aveva in lui che riusciva ad abbandonarsi e a raggiungere picchi di piacere prima sconosciuti. I suoi tentativi di cercare un nuovo Padrone si arenarono ...
    ... tutti entro i primi incontri. Spesso addirittura alla prima vista. Senza Padrone, con una mancanza di Carlo che le corrodeva il cuore, Alessia era entrata in depressione. I saltuari incontri con Carlo erano l’unica cosa a cui si aggrappava. Prendeva tutto quello che Carlo poteva darle, anche se erano pochi minuti di conversazione in un caffè del centro. Il cancello si aprì alle 19:30 in punto. Ad Alessia saltò il cuore in gola. Per la prima volta da tre anni avrebbe avuto quello che in questo periodo aveva bramato ogni singolo giorno: essere dominata ancora una volta da Carlo. Arrivando in macchina nell’ampio piazzale Alessia vide Chiara nuda in piedi sullo stipite del portone d’ingresso. Chiara indossava delle eleganti scarpe nere con tacco dodici; delle autoreggenti nere trasparenti con la balza in pizzo particolarmente alta e finemente ricamata con alcuni dettagli color argento. Il suo collare era girato all’indietro: con l’anello non sulla gola ma dietro la nuca. Anche senza vederle la schiena, Alessia sapeva quello che questo voleva dire: un gancio anale, probabilmente di acciaio cromato, era inserito nell’ano della ragazza. Dall’estremità del gancio partiva un guinzaglio a catena che passava all’interno dell’anello del collare e ridiscendeva sulla schiena per finire con un manico di pelle nera che ciondolava all’altezza dell’ano. Alessia uscì dall’auto e, salendo i gradini di pietra che portavano al portone d’ingresso, scrutò quella che evidentemente doveva essere la ...
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