1. La sottomissione di Chiara - 3


    Data: 23/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: elegant_master@protonmail.com

    ... ulteriormente la schiena e tirando ancora più in su’ il suo culetto. “Così va meglio” Disse Carlo rimettendosi a sedere. Alessia era estasiata, e completamente fradicia. Rivedere l’autorevolezza di quello che non aveva mai smesso di considerare il suo Padrone e assistere di nuovo al suo stile calmo e sicuro di dominazione l’aveva eccitata come non le accadeva da anni. Carlo lubrificò il culetto di Chiara con una goccia di gel e vi infilò la candela accesa. Chiara sapeva che avrebbe dovuto mantenere la sua posizione come se fosse un oggetto, indipendentemente dal fatto che dopo poco la cera bollente avrebbe iniziato a colargli sulla delicata pelle rosa, attorno all’ano, lungo le delicate labbra della vagina, fra le cosce. Carlo iniziò una conversazione del più e del meno con Alessia. Questa tuttavia era talmente eccitata che non riusciva ad ascoltare le parole di Carlo. I suoi umori avevano attraversato il vestito e bagnato la stoffa della poltrona. Ebbe l’istinto di allargare le gambe per anticipare il momento in cui Carlo l’avrebbe usata per il suo piacere. Tuttavia sapeva che sarebbe stato uno sforzo inutile e anzi controproducente. I tempi e i modi li decideva sempre Carlo. Cercò con tutte le sue forze di concentrarsi, di rispondere a Carlo, di continuare la conversazione, aspettando con trepidazione il momento che aspettava da tre anni. La cera aveva iniziato a colare sul culetto e sulle cosce di Chiara, che era restata talmente immobile e muta da far dimenticare ad ...
    ... Alessia della sua presenza. Dopo circa mezz’ora, Carlo spense la candela e la estrasse dal culo di Chiara. “Ho bisogno di usare la mia ospite. Preparala” “Si Signore”. Alessia respirò profondamente. Il momento era arrivato. Non aveva certo bisogno di essere lubrificata: la sua figa era burro fuso. Tuttavia sapeva quanto al suo Padrone piacesse vedere due donne che facevano sesso. Così aprì le gambe e scostò il lungo vestito. La sua figa era depilata nel modo preferito da Carlo, con una sottile striscia di peli corti. I peli della figa erano neri, come i capelli. E la fighetta non era rosa come quella di Chiara ma più scura intorno al clitoride e più slabbrata. Chiara cominciò a leccare il clitoride. Era la prima volta in vita sua che leccava la figa di una donna. Non era mai stata attratta dalle donne ma il suo piacere adesso derivava solo dal soddisfare Carlo. Sapeva anche lei che questo lo eccitava e questo la faceva bagnare. “Entra dentro” Chiara fece scivolare la lingua dentro la vagina di Alessia che era talmente fradicia che le bagnò le labbra e il naso. Ricevette una frustata senza accorgersene. Le scappò un urlo. “Più in profondità” Chiara si spinse ancora più in profondità nella vagina di Alessia. Le faceva male la lingua Alessia godeva. Godeva per la giovane ragazzina che le stava leccando la figa. Godeva nel vedere il suo Padrone eccitato. Godeva nel vederlo frustare la ragazzina. Voleva pregarlo di continuare a frustarla ma sapeva che non aveva il permesso di fare ...