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ICVM |4| L'ombra di Elbe
Data: 23/08/2018, Categorie: Voyeur Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti
... occasionali rimpatriate con gli amici del liceo o del suo quartiere d'origine. Kate cucinava per lei perché si sentiva un po' la sorella maggiore. La persona che meglio poteva darle consigli su come sfruttare la propria giovinezza. Avevano quasi quattro anni di differenza, che in un contesto di giovani Ventenni universitari era un abisso. Elizabeth, d'altra parte, vedeva nei tratti estrosi e quasi caciaroni di Kate dei momenti di fuga dalle proprie abitudini. La loro convivenza fu il pretesto. Le loro diversità furono il collante. Gli eventi che seguiranno invece, sono da considerarsi la miccia che ha cambiato le loro vite. Una sera Kate stava cucinando la carbonara. Un tradizionale piatto per universitari golosi. “Stai usando la pancetta o il guanciale?” chiese Elizabeth. “Per chi mi hai preso, brutta stronza?” - rispose senza mezzi termini Kate - “Non esiste carbonara senza il guanciale.” aggiunse. “Mia madre la fa spesso con la pancetta. Quella a dadini. Alla fine che differenza fa?” replicò Elizabeth. Kate si allontanò dai fornelli e minacciò Elizabeth con la cucchiaia di legno. “Tua madre dovrebbe fare altro, nella vita. Cucinare la carbonara con la pancetta, al paese mio, equivale ad una condanna a morte.” disse Kate. “Esagerata.” rispose Elizabeth, noncurante della minaccia. Kate battè il cucchiaio sulla spalla della coinquilina. “Ahia!” “Non te ne faccio assaggiare neanche un po'.” “Ok, non mi menare...! Mi fido. Sarà più buona...!” disse Elizabeth, dolorante. “No ...
... non è più buona! Cazzo. E' come dire 'la cioccolata è più buona della merda'. La merda è merda. Non bevi la cioccolata perché più buona di qualcos'altro. La bevi perché è l'unica cosa che si può chiamare cioccolata. E la cioccolata ha un sapore stupendo.” “Ok.” “Bene. E ora zitta e assaggia.” Kate avvicinò a Elizabeth una cucchiaiata di guanciale croccante direttamente dalla padella. Elizabeth si allungò per raggiungere con la bocca il cucchiaio e assaporò il guanciale rosolato a puntino. Chiuse gli occhi e masticò lentamente il sapido sapore altamente pepato e dannatamente gustoso. Era pura poesia. Decise che avrebbe avuto ragione lei, come sempre. Mangiarono 120 grammi di pasta l'uno e bevvero vino. Durante la loro cena arrivarono a più riprese i vari coinquilini, attratti dal formidabile odore. Nonostante Kate avesse offerto loro una porzione, nessuno accettò. Ultimamente sembrava avessero ognuno un diavolo per capello. “Sono tutti strani in questo periodo...” Disse Elizabeth. “Sai, l'ho notato anche io...evidentemente è il periodo esami.” Disse Kate mentre beveva un sorso di vino. “Quindi dici che anche noi dovremmo stare più tempo a studiare?” Chiese Elizabeth. “No, noi invece ce ne sbattiamo e usciamo.” Disse Kate. Non volle sentire scuse. Elizabeth ammise che era tardi, la cena aveva appesantito troppo. Il vino dava alla testa. L'indomani avrebbe dovuto svegliarsi presto. Erano tutte cazzate che ripeteva a se stessa per convincersi a non varcare quella porta. Tuttavia, ...