1. Tradimento della mia amica...


    Data: 24/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: walkermetropolitano, Fonte: Annunci69

    Si siede con un sospiro, sa di essere in anticipo, ma cerca ugualmente il cellulare nella borsa e
    
    controlla l’orario, rispondendo a un’abitudine meccanica più che a una necessità.
    
    Sette e quaranta e la sequenza del mattino è rispettata senza sorprese: il 32, diretto verso il centro,
    
    replica le sue fermate raccogliendo muti individui già in piedi da tempo. Qualcuno accaldato per
    
    avere corso, qualcuno infreddolito, tradito da un sole limpido ma ingeneroso per essere ormai a
    
    inizio maggio.
    
    Tutti salgono, nessuno scende, i finestrini stanno iniziando ad appannarsi. Come un paziente
    
    pachiderma, l’autobus procede goffo e lento e sembra dilatare all’infinito la capacità di trasportare il
    
    suo carico.
    
    Si sente colpevolmente privilegiata, in quell’umido caravanserraglio, a starsene seduta accanto al
    
    finestrino. Guardandosi intorno, passa in rassegna quel mare di varia umanità che se ne sta pigiata
    
    controvoglia in quella scatola su ruote: facce tristi, facce stanche, qualcuno, tra i più giovani, ha un
    
    amico con cui condividere una risata e due chiacchiere, ma, perlopiù, ognuno se ne sta immerso in
    
    misteriosi pensieri, proiettato nella solitudine della propria meta da raggiungere.
    
    Le persone sono strette l’una all’altra, i corpi si toccano, le braccia si intrecciano cercando
    
    l’appiglio alle sbarre dell’autobus. Pensa che è strana tutta quell’ intimità fisica unita a un’assoluta
    
    indifferenza, se non addirittura fastidio, per ...
    ... il proprio vicino.
    
    Ma è proprio così? Siamo tutti così desiderosi di isolamento, di non comunicazione?
    
    Si domanda se quella donna di mezza età che tormenta il suo orecchino seduta di fronte a lei sia
    
    felice o no. E quel ragazzo trentenne che scorre lo smartphone? Lavora? Studia? Ha ancora dei
    
    sogni? Ha un amore? Si chiede se ognuna di quelle persone la sta “vedendo” a sua volta, se si sta
    
    facendo le stesse domande su di lei. Quel signore dall’aria così malinconica per esempio…
    
    Improvvisamente lo vede, proprio dietro al Malinconico, spostando la messa a fuoco sul fondo
    
    dell’autobus.
    
    E’ lui, l’uomo che anche oggi, come tanti altri giorni prima di quello, la fissa e non distoglie lo
    
    sguardo nemmeno quando incrocia il suo, la guarda come se non avesse fatto altro da quando è
    
    salito.
    
    Lei torna al suo romanzo di cui non ha letto nemmeno una riga. Chiude il libro e gli occhi insieme,
    
    sorridendo. Poi si ravviva i capelli, si umetta le labbra e lentamente, fingendo disinvoltura, torna a
    
    girarsi, spostandosi un po’ per ritrovare la breccia da cui osservarlo tra tutti quei corpi.
    
    Continua a guardarla, senza imbarazzo, con un accenno di sorriso e una determinazione che le si
    
    appiccica addosso. E’, senza ombra di dubbio, un corteggiamento.
    
    In un attimo percepisce l’onda di energia che li avvolge, visualizza quella connessione tra loro,
    
    come una traccia luminosa che li collega tra quelle decine di corpi inerti, volti annoiati, ...
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