"ti faccio vedere io"
Data: 25/08/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Vivian_Lewis
Certe volte pensi che ormai la tua vita sia piatta e dimentichi rassegnata cosa significhi eccitarsi solo stando vicino a qualcuno che non lo sa. Poi succede di nuovo, ma questa volta è peggio perché sei impegnata e non puoi tornare indietro. Dicono che per le donne l'eccitazione sia una cosa cerebrale. Niente di più vero ma se la mente brillante che ormai occupa i tuoi pensieri di giorno e di notte ha anche una scatola che ti fa sognare, beh, sei finita. Cotta! Come quando avevo quindici anni, al mattino mi alzo prima che suoni la sveglia e sento il respiro corto e il battito a mille al sol pensiero che oggi in ufficio ci sarà anche lui. Ormai sono mesi che tra noi c'è qualcosa di speciale, a volte ci basta guardarci negli occhi ed iniziare a ridere perché pensiamo la stessa cosa contemporaneamente, oppure smettiamo di parlare all'improvviso perché ci accorgiamo che se continuassimo finiremmo a dire cose che non si possono dire. Tra noi nessun contatto fisico, nemmeno uno sfioramento. Una regola stabilita già da un po', che probabilmente però derivava solo dalla paura che scattasse la scintilla e che poi non saremmo più riusciti a tornare indietro. Fino all'altro giorno. Di venerdì ci siamo accordati per pranzare fuori insieme il lunedì, come facciamo spesso quando gli impegni lavorativi lo permettono. Poi finisce sempre che beviamo un'intera bottiglia di vino e rido così tanto che mi vengono le rughe. Questa volta mi sentivo sporca già dal giorno prima, quando mi sono ...
... depilata tutta tutta ovunque... ho messo lo smalto rosso sulle unghie dei piedi, ho scelto accuratamente le mutandine e il reggiseno, senza abbinarli troppo però, finto casuale, ed ho deciso di indossare un vestitino aderente che mi scoppia sulle tettone con delle belle parigine. Sentivo una strana ansia, mista a sete di qualcosa di indefinito, e da tre giorni non facevo altro che toccarmi di nascosto non appena ero sola. L'ho anche sognato, ma era un sogno tenero... ho sognato che si chinava verso di me, mi prendeva il viso tra le mani e mi baciava sulle labbra. Mi sentivo già in colpa per questo, figuriamoci pensare a lui mentre mi infilavo la mano tra le gambe dove ero già tutta fradicia... Ma era inutile scacciare il pensiero di lui e di allentargli la cravatta, di sbottonargli la camicia e di avere addosso le sue mani perfette. Senza saperlo mi aveva già fatto venire almeno dieci volte senza toccarmi, solo esistendo. Quando l'ho visto arrivare ho avuto un sussulto, avere davanti la sua figura mi ha costretta a guardare il pavimento, iniziavo già a fare la fine di una lumaca. Che vergogna! Ho evitato di guardarlo tutta la mattina, anche quando abbiamo preso insieme un caffè alla macchinetta. Davo risposte vaghe e cercavo di non pensare a tutto quello a cui avevo pensato nei giorni precedenti. Intanto i capezzoli mi pungevano l'intimo, dritti sull'attenti e dolenti da morire solo perché mi aveva passato il bicchiere di plastica ed avevo osservato la sua mano viaggiando con la ...