1. Dark angel: la mia notte con uno sconosciuto


    Data: 25/08/2018, Categorie: Etero Autore: BettiePageBettie, Fonte: Annunci69

    ... pagai il conto e scappai come una bimba. Dove andare? Mi sarei fidata dell’istinto come sempre. Dopo poche falcate notai un localino misterioso con insegne rosse e nere. Decisi di entrare. L’ingresso era in stile sadomaso e tutti erano vestiti in tema
    
    - dissi tra me e me. Venti tavolini erano disposti in cerchio e al centro era visibile un piccolo palco con una sedia vuota. Dopo l’annuncio al microfono dello speaker comparve una bella bionda vestita da padrona. Si portò sul palco e chiese se qualcuno voleva “immolarsi” spontaneamente. Un uomo corse immediatamente, e lo show ebbe inizio. Legò le sue mani ed i piedi, mentre iniziava a frustarlo con impeto. Un brivido serpeggiò nella mia schiena e comincia ad eccitarmi. Avevo sempre sognato di vedere un sado-show live. Così continuai ad osservare, ma improvvisamente, mi accorsi che avevo ancora lo spolverino di pelle, e che dovevo portarlo al guardaroba. Cercai con gli occhi e mi diressi in quella direzione.
    
    Arrivata alla postazione non vidi nessuno, era vuoto. Mi girai a destra e a sinistra ma niente.
    
    - mi dissi
    
    . Aprii la porta dello stanzino ed entrai. Stavo per mettere il capo sulla stampella quando ad un tratto si spense la luce.
    
    Alle mie spalle una voce maschile tuonò:
    
    . Sinceramente non mi era mai capitato nulla di simile ma, non nascondo, che mi piaceva quell’improvvisa situazione. Così non mi sono voltata. Ho sentito le sue mani sulle spalle che mi spingevano a terra e mi giravano. Con una mano ...
    ... lui aprì la cerniera del pantalone che al tatto mi sembrava di pelle. Senza fiatare ascoltavo: . La mano destra su cui spiccava un anello d’argento a fascia m’introdusse il suo membro duro e turgido. Il suo caxxo aveva un buon sapore ed era caldo, pulsante di desiderio. Ho iniziato a lambire la sua cappella con piccoli colpetti di lingua fino ad allungarmi sull’asta durissima e su quella vena, sotto il cazzo, che mi fa impazzire. Rantoli e mugolii, lo sentivo morire, così iniziai a pompare con le mie labbra carnose, su e giù sentendolo inturgidirsi ancora di più. Con la mano sinistra nervosamente affondavo due e poi tre dita nella mia fica ansimante che desiderava di essere impalata da quello sconosciuto. Attimi che sembravano eterni ma unici. Lui mi toccava e mi succhiava i seni, i cui capezzoli erano diventati due chiodi, Si, bellissimo lasciarsi andare così senza ritegno come stavo facendo io. Non sapevo il suo nome eppure quell’uomo mi stava facendo impazzire. I suoi tocchi esperti mi facevano pensare ad un uomo sulla trentina ed il suo profumo era una tempesta per i miei sensi. Mi strusciavo sul suo corpo e la parete vicino cui eravamo appoggiati stava diventando incandescente. Si abbassò velocemente strappandomi il mini-perizoma, che indossavo solo per vezzo e vanto femminile, ed affondò la sua lingua spessa nel mio sesso. Succhiava, leccava, lambiva ed insisteva nel buco del mio culetto facendomi urlare. Si premurò di tapparmi la bocca per evitare che le mie urla si ...