1. Ostaggio -2


    Data: 27/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire

    ... dei miei compagni di squadra.
    
    Squillò il telefono. .”Se vuoi che la punizione del tuo amico si fermi qua ora mettiti la roba che trovi in atrio, senza mutande, prendi la busta e tra venti minuti devi essere davanti al pub “Tre fanti” al ghetto rumeno …Corri…”.
    
    Corsi in atrio e trovai un paio di short in jeans con vari strappi e uno squarcio sul solco del culo oltre ad una camicia senza maniche e bottoni con la scritta inglese sulla schiena ”Ho fame, ho bisogno di un grosso cazzo”.
    
    Mi preparai corsi in garage ma il bastardo aveva bucato le gomme dello scooter e della bici. Presi lo skate e corsi via. Per fortuna era ormai le due di notte, la scritta sulla maglia era poco visibile e le strade erano quasi deserte.
    
    Riuscii ad arrivare puntuale anche se grondante di sudore. Squillò un sms ”Bravo ora entra e chiedi chi conosce il tipo della foto… mmm verginello il tuo amico Andrea.. deve terminare una faccenda che ho interrotto”.
    
    Aprii la busta e rimasi agghiacciato. La foto ritraeva il rumeno che mi rovesciava la testa all’indietro mentre mi scopava sulla collinetta. Si notava chiaramente il suo tattoo che prendeva tutto il braccio e saliva sul collo.
    
    Stavo guardando l’entrata del locale quando giunse un’auto con un lampeggiante blu. Due entrarono e così attraversai e scesi anch’io nel locale seminterrato credendo fossero della polizia.
    
    Il locale era un piccolo bar con 4 tavolini. C’erano dieci persone nella sala, tutti rumeni sotto i 40 anni. Nessun ...
    ... poliziotto…All’improvviso un braccio mi si avvolse al collo mentre una mano si insinuava nello sbrego dei pantaloncini ed un grosso dito mi entrava dentro.
    
    “Oh sei un suicida o sei pazzo. Ma qui troverai cazzi grossi a sazietà per la tua fame.”
    
    Mentre le dita diventavano due riuscii a dire che cercavo il tipo della foto.
    
    Fui spinto su un tavolino e piegato su di esso a 90 facendo cadere due bicchieri. I due seduti al tavolo mi bloccarono. Urlai e tutti si girarono. Vidi il gruppo avvicinarsi mentre il tipo alle mie spalle allargò lo sbrego dei pantaloncini e mi penetrò di brutto.
    
    Il suo cazzo era dritto come un palo e mi entrò tutto dentro in un sol colpo essendo il mio buco ben allargato. Ero ben abituato, ma quel coso non era da meno, sentivo il suo spessore dentro di me ben profondamente. Mi prese per i capelli e cominciò a stantuffarmi con colpi potenti facendomi gridare. Uno sberlone mi colpì e poi fui spinto verso un grosso cazzo svettante che mi venne infilato in gola; sapeva di piscio e sudore. Le mie mani furono messe sopra altri due cazzi facendomi capire cosa dovevo fare. Stavo soddisfacendo 4 beghe contemporaneamente e la cosa mi piaceva, iniziando a gemere come una troia per quanto mi permetteva il cazzo che mi cresceva in gola. Con delle corde venni legato al piano ed alle gambe del tavolo mentre quei 4 cazzi si univano al mio corpo. Sembravano fatti con lo stampino, con le mani sentivo le venature rigonfie e lo spessore di quelle aste diritte. Dentro di me ...