La madre del mio migliore amico
Data: 28/08/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pato3
... il cazzo ancora libero e duro. Senza toccarla mi avvicinai per vedere il buco sui pantaloni. Lei immobile tremava quasi impercettibilmente, ma non mi allontanava.
“Posso?”, chiesi avvicinando una mano verso la coscia per toccarla.
Non rispose, non era un silenzio assenso, ma a me non interessava. Solo un no deciso mi avrebbe fermato, forse. E quel no non era arrivato nel mezzo secondo che le avevo lasciato per rispondere. Così toccai la gamba e deciso mi avvicinai verso il buco. Le divaricai le gambe e guardai da vicino.
“Mi piace il pelo, lo sa?”
Continuava a non rispondere. Ma aveva iniziato ad eccitarsi sul serio e man mano che l'eccitazione aumentava, la vergogna spariva.
“Vieni di là”, mi disse acquisendo sicurezza.
Mi portò in soggiorno e mi fece sedere sul divano. Si mise cavalcioni sopra di me e iniziò a baciarmi. Non mi piaceva affatto baciarla e così iniziai a prendere tra le mani i due seni enormi. Quello sì che mi faceva andare giù il bacio appassionato con lei. Mentre palpavo le tette cercando di evitare il reggiseno ingombrante, pensavo che i suoi pantaloni erano aperti nel punto giusto, proprio sopra di me. Allora lasciai un seno e andai con la mano alla ricerca del foro. Lei aumentò i giri della lingua e mi strinse il cazzo iniziando a masturbarmi lentamente. Quando trovai il foro nei pantaloni entrai dentro con due dita, sentii subito il pelo ed ero tra labbra e buco del culo. Scelsi di avvicinarmi alla figa, bagnata. Lei aumentò la ...
... forza della sega ed io nell'impeto le squarciai i pantaloni e iniziai a giocare con la figa con le dita, tenendo la mano fra le sue chiappe, col palmo sul buco del culo caldo. Il massimo della vita.
Poi a due mani, perché quel clitoride aveva così tanto bisogno di essere stimolato! Stava godendo enormemente e io stavo per perdere l'uso del cazzo talmente forte lo stringeva.
“Scopami”
“Sì, ma non ho il preservativo!”
“Direi che non serve”
Non ci avevo mai pensato! Ecco perché è più bello scopare una bella matura fuori età! Un vero parco giochi. Ero combattuto. Non volevo che mi rovinasse la scopata baciandomi ancora e quindi volevo scoparla a pecora, ma allo stesso tempo avevo un bisogno malato delle sue tette. No, non potevo rinunciare. Le tolsi la maglietta, sganciai il reggiseno e restai dov'ero, sotto di lei. Subivo i suoi baci, ma mi consolavo con delle tette che avevano un peso che neanche tutte quelle delle mie ex messe insieme potevano raggiungere.
Per farvi capire erano talmente grosse che a un certo punto ci misi la faccia in mezzo e le tette mi arrivavano sulle spalle. Le adoravo. Avrebbero potuto anche uccidermi.
Come è normale che sia in una situazione del genere non ci misi molto a venire, ma come avevo previsto nella mia eccitazione incontrollabile, sapevo che il mio cazzo sarebbe rimasto in piedi. La avvisai soltanto che ero venuto dentro ma di continuare a cavalcare. Lei mise la maglietta sotto di noi per evitare di sporcare il divano e ...