1. Medievistica


    Data: 21/09/2017, Categorie: Etero Autore: Diana Morgan, Fonte: RaccontiMilu

    ... replicò lei."Sei carina. Dovresti valorizzarti di più."Agata, che nel frattempo si era alzata ed era rimasta imbambolata con le braccia incrociate sul petto, fece un passo indietro e spalancò leggermente la bocca per la sorpresa."A me piaci. Sai, se quella lampada smettesse di funzionare, tu ed io..."Le gote color porpora, gli occhi sgranati e la bocca ormai completamente spalancata, Agata non riuscì ad emettere un suono."Sto scherzando. A dire il vero, l'ho detto solo per vedere la tua reazione. Hai l'aria di essere una ragazza dannatamente timida.""Sì, hai ragione." ammise Agata leggermente rincuorata ma ancora tutta rossa "Lo stesso invece non si può dire di te. Ti ho sentito mentre discutevi al bancone dei prestiti. Hai poi trovato il libro che ti serviva?""L'ho trovato, sì, ma non posso prenderlo in prestito.""Lo so, i libri di questa sezione sono riservati alla consultazione."All'improvviso la lampada sopra di loro iniziò a ronzare e per qualche secondo si spense del tutto. Riprese poi a funzionare ma emettendo un rumore molto poco rassicurante. Agata ed Emanuele rimasero immobili, come se il tempo per loro si fosse fermato. Il ronzio continuò per ancora una manciata di istanti, fino a quando con un sibilo sommesso il neon non si spense definitivamente. I due ragazzi non avrebbero saputo dire chi avesse preso l'iniziativa ma in un attimo le loro mani erano sotto i vestiti e fra i capelli l'una dell'altro. Le lingue si intrecciavano, i respiri affannosi."I-io mi ...
    ... chiamo Aga..." iniziò a dire lei senza riuscire a finire la frase tanto era l'impeto di quello che - se ne rendeva conto in quel momento - era un perfetto sconosciuto."Emanuele!", gridò lui tutto d'un fiato mentre le sfilava la camicia senza neanche sganciare i bottoni.Fu poi la volta della canottiera sotto la quale - notò stupito - non portava il reggiseno. Il suo seno era ancora più bello di quello che gli era sembrato e, come a voler compensare la mancanza della vista, si diede a morderlo con avidità, strizzandolo e succhiando i capezzoli. Lei trattenne a stento un gemito e approfittò della posizione di lui per slacciargli la cintura dei pantaloni, che caddero sulle scarpe con la cerniera ancora sollevata. Un'erezione imponente guidò le sue mani fino all'altezza delle mutande, che in un batter d'occhio furono abbassate insieme ai pantaloni. Gli si inginocchiò davanti e glielo prese in bocca, accorgendosi di come gliela riempisse completamente, facendole venire le lacrime agli occhi ogni volta che cercava di andare più a fondo. Sollevandosi, gli sfilò la maglietta e lo leccò sul petto, su fino al collo e al lobo dell'orecchio. Lui a quel punto le tolse i jeans e la fece sedere sul tavolo, con le gambe divaricate. Strusciò il suo membro sulla calda apertura del corpo di lei, che iniziò a fremere di piacere e gli spinse la testa verso il basso. La leccò fino a che non fu completamente bagnata, poi le mise un dito dentro e iniziò a masturbarla. Agata si sollevò e strinse le dita ...