1. Lussuria nascosta - una nuova avventura.


    Data: 28/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: lickslave

    ... principe, un nobile, non mi piacciono queste cose volgari, e poi immagina con gli uomini.", “Ma se fosse la ragazza a volertelo fare, glielo permetteresti?”, “Non lo so, non mi è mai capitato, ma credo che non me lo farei fare!”. A quel punto cominciai a mettere in tavola le mie carte, con parsimonia..."Guarda, ti confido una cosa...io l'ho fatto", i suoi occhi sbarrati e increduli, "ho fatto un pompino (sì, uno solo XD ) ad un mio amico e lui l'ha fatto a me!". I suoi occhi, se possibile, erano ancora più spalancati mentre mi diceva "NOOOO, non ci credo...che schifo, stiamo mangiando, non puoi dirmi ste cose!!!", però era latentemente divertito ed incuriosito dalle mie affermazioni, quindi cominciai ad incalzarlo (anche se avrei sempre e comunque preferito "scalzarlo" cioè renderlo scalzo): "vabbé, dopo vieni a casa mia e proviamo, te lo faccio io e poi mi dici!". Lui pensò che stessi scherzando, perché con una grossa risata cambiò argomento e tornammo alle nostre pizza e birra, senza riprendere più il tema.
    
    Finito in pizzeria, ci rimettemmo in macchina e io gli chiesi di venire a casa mia a sentire dei mash-up che avevo registrato nei giorni precedenti (entrambi siamo amanti e praticanti di musica), ero solo a casa quella sera, e la mia intenzione era quella di fare in modo che lui rimanesse con me.
    
    Arrivati a casa lo feci sedere e, mentre bevevamo limoncello fatto in casa, ascoltavamo la mia musica al pc, commentando il mio meraviglioso lavoro (eh sì, sono ...
    ... bravo!).
    
    Il tempo stava passando in fretta e la mia eccitazione cresceva anche più in fretta...così, di punto in bianco esplosi: "Allora, proviamo?", "Cosa?!", finse di non aver capito, "Quello di cui abbiamo parlato prima in pizzeria, vuoi sapere cosa si prova a ricevere un pompino?" (che faccia tosta). Impallidì, non si aspettava che ci avrei provato sul serio. "Nooooo, non è vero che vuoi farlo, mi stai prendendo in giro perché sono omofobo!", "Ti giuro che voglio farlo, anzi, adesso ancora di più!".
    
    La cosa andò avanti per un po', il suo viso si faceva sempre più teso via via che capiva che ero serio. Allora pensai di provare a fare leva sulla sua consapevolezza di essere un principe e giocai la carta della sottomissione: "Scusa, tu lo sai che nell'Antica Roma, per i discepoli e gli schiavi era considerato un onore fare del sesso orale ai propri maestri o padroni? In questo momento tu sei il mio maestro, il mio padrone, sei un principe dell'Antica Roma ed io sono il tuo sottoposto, il mio onore è di farti una fellatio!". Dicendo questo mi ero alzato dal mio posto e mi ero andato a mettere, in modo molto teatrale, in ginocchio davanti a lui, abbassando la testa e producendomi in un profondo inchino con ampi movimenti delle braccia. "Ma smettila - rispose - dai, non posso permettere che tu mi faccia queste cose, tu sei il mio amico, il mio collega, non puoi umiliarti così.”, al ché gli dissi: “Guarda, sono già in ginocchio…come potrei umiliarmi di più? Dai, fatti fare un ...
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