La mia vicina (2)
Data: 21/09/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: bingo26, Fonte: Annunci69
Era passato si e no un quarto d’ora da quando ci eravamo fermati a quando tutto era terminato. Non riuscivo a vedere nulla: avevo la vista appannata e tutto intorno a me era ovattato. I rumori (pochi essendo pomeriggio presto) erano come attutiti, come quando si indossano delle cuffie antirumore.
Mi ripresi da quello stato e guardai lei intensamente: aveva il volto arrossato e piccole gocce di sudore le imperlavano la fronte ed il collo. In quel momento avrei voluto leccare quel nettare, salato e dolce al tempo stesso, a causa, sicuramente, del suo profumo per il corpo (un mix di vaniglia e caffè arrapante in maniera indescrivibile). Lo stesso profumo che avevo percepito già dai primi momenti (per esempio in casa sua e nel mio box) in cui sono stato vicino a lei tanto da sentire quella meravigliosa fragranza che mi accompagnerà sicuramente per molto tempo a venire.
Lei aprì gli occhi e mi disse semplicemente: «Grazie. E’ stato meraviglioso».
Risposi che per me era stata un’esperienza incredibile, come se avessi preso la scossa sui fili dell’alta tensione (che schifo di paragone ma in quel momento avevo il cervello in pappa o meglio si era trasferito nelle mie mutande e era esploso e sparso dappertutto!!!!!!).
Per fortuna in quei momenti non era passata anima viva e anzi se qualcuno mi avesse visto, avrebbe pensato che mi fossi pisciato addosso.
Lei si ricompose con calma si diede una sistemata ai capelli, ad una invisibile ciocca fuori posto; prese dalla borsa ...
... un pacchetto di salviettine imbevute, me ne passò una e con una risata argentina mi disse che a me un pacchetto intero di salviettine non sarebbe bastato visto come mi ero imbrattato di sborra.
Risi anch’io e dissi che forse era meglio andare a casa a cambiarsi.
Ma lei: «Che dici, abbiamo appena iniziato e poi cosa direbbe la nostra vicina se ci vedesse ritornare così presto? ».
Come abbiamo appena iniziato?????
Mi vennero i brividi: mi ero sborrato addosso, avevo toccato e leccato gli umori di una figa meravigliosa di una donna meravigliosa, cos’altro mi aspettava???
«Senti – fece lei - ora andiamo in un posto che conosco, vicino al fiume. Lì ci aspetta una coppia di miei amici, ti va? ».
E come dire di no, sarei andato in capo al mondo insieme a lei!!!
Ci avviammo ognuno con la propria auto verso il posto nel quale avremmo incontrato questi suoi amici e solo allora cominciai a riflettere sul fatto che, fino a quel momento, con lei non avevo avuto un vero e proprio rapporto. Cioè non avevamo scopato, non l’avevo ancora leccata, toccata e penetrata come dal primo momento avrei voluto fortemente fare. Stavo, cioè, realizzando che non avevamo avuto ancora contatto tra i nostri genitali e questo mi induceva a pensare a nuovi orizzonti sessuali che cominciavo ad esplorare. Il rapporto fisico vero e proprio era passato in secondo piano a favore di altri contatti che credevo solo come accessori e forieri di una scopata nel vero senso della parola.
Immerso in ...