1. La mia vicina (2)


    Data: 21/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: bingo26, Fonte: Annunci69

    ... queste riflessioni, arrivammo, dopo aver percorso almeno una quindicina di chilometri, in questo posto. Era uno spiazzo al limitare di un bosco senza alcun apparente passaggio verso il fiume.
    
    Nel parcheggio avevo notato la presenza di una sola auto e questo mi era sembrato strano in quanto a luglio so benissimo che il fiume è abbastanza frequentato da chi cerca un po’ di refrigerio.
    
    Elena scrutò il bosco da una parte e dall’altra e poi decisa mi disse di seguirla. Si avviò verso un pezzo di stoffa rossa appesa ad un ramo, lo strappò via e con convinzione mi fece strada attraverso la vegetazione.
    
    Dopo alcuni minuti si aprì davanti a noi una radura abbastanza riparata e come dire…intima. Era circondata dalla vegetazione e alcune rocce impedivano l’accesso dalla parte della riva. Si poteva quindi raggiungere solo dal bosco e forti rapide facevano si che anche dal fiume l’accesso risultasse impossibile.
    
    C’era un ombrellone e due figure stese su stuoie prendevano il sole completamente nude. Appena ci videro si alzarono e ci vennero incontro senza alcun pudore. Lui era alto quanto me ma abbastanza peloso e devo dire con un po’ di pancetta. Sembrava avesse all’incirca 50 anni e nel complesso ancora abbastanza in forma. Mi soffermai di sfuggita sul suo cazzo che da moscio sembrava avere una buona consistenza poi una volta indurito.
    
    Lei, bhe…lei era fantastica!!!!!! Una rossa incredibile. La coprivano soltanto una collanina d’oro intorno alla vita ed una cavigliera al ...
    ... piede destro. Poteva avere 45/46 anni ed era bellissima: passo sinuoso, tette grosse che sfidavano la legge di gravità, gambe slanciate e un triangolino minuscolo, curatissimo, di rossi peli che ricopriva il suo monte di venere.
    
    Le due donne appena vicine si strinsero in un bacio talmente erotico che rimasi a bocca aperta: le loro lingue si intrecciavano come sue serpenti e si toccavano a vicenda.
    
    «Piacere sono Riccardo, come va?».
    
    Avvertì solo in quel momento, in cui mi aveva rivolto la parola, la presenza dell’uomo accanto a me.
    
    «Molto piacere di conoscerla» risposi.
    
    Allungai, senza tanta convinzione, la mia mano per stringere quella dell’uomo. Ero ancora distratto dal fantastico spettacolo lesbico che mi si presentava davanti (ne avevo visti solo nei porno o immaginati con la mia fervida fantasia).
    
    Era incredibile: le due donne si leccavano la faccia con le lingue e si succhiavano a vicenda le labbra era come se volessero nutrirsi della bellezza una dell’altra.
    
    Poi si staccarono e abbracciate si volsero verso di me.
    
    Elena mi disse: «Lei è Marta una mia carissima amica».
    
    «Piac…».
    
    Non feci in tempo a terminare che la rossa si era buttata letteralmente su di me e mi aveva infilato la sua calda lingua nella mia bocca. Mi rovistava alla ricerca della lingua che prontamente intrecciai con la sua. Fu una sensazione incredibile: era come se fossi risucchiato dentro di lei attraverso la sua bocca fino alla sua figa.
    
    Si staccò da me e puntandomi con i ...
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