1. CRONACA DI UN INCONTRO


    Data: 31/08/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Roca, Fonte: RaccontiMilu

    ... non la riconobbi tanto era bella e come allora dicevo frasi senza molto senso che la ragazza ascoltava con gentile indulgenza. Facemmo il biglietto e entrammo nel museo. Di tutti i visitatori, eravamo gli unici che vagavano per le sale non prestando nessuna attenzione ai reperti che rendevano quel museo famoso in tutto il mondo, secondo solo al museo del Cairo. Mi ero alquanto ripreso e ora la nostra conversazione scorreva fluida e piacevole credo per entrambi, quando uscimmo il sole era a picco. Pranzammo in un ristorante che sapeva di antico, Cristy mangiò pochissimo, io non ricordo cosa presi, ma chiacchierammo, chiacchierammo, osai prenderle la mano, lei me la strinse sorridendomi dolcemente e non la lasciò più. Fuori continuammo a chiacchierare, mi parlò del suo lavoro, di come amasse la letteratura, dei corsi che intendeva frequentare proprio a Torino, era lei che mi guidava come se questa fosse la sua città, poi dopo non so quanto tempo si fermò.Io sto qui . . . dobbiamo salutarci, il treno dei miei amici arriva alle 18. . .- Eravamo davanti all�hotel XXXX ricordai che il nome me lo aveva comunicato nell'ultima Mail. Guardai l�orologio. - Bé . . . allora . . . - Mi sentivo sciocco, Cristy era venuta per me e io . . . mi tese la guancia per il bacio di commiato, la guardai entrare nella hall. Mi stavo incamminato quando il suono della sua voce mi fece ritornare sui miei passi. - Senti Roca . . . - Lo aveva quasi sussurrato con gli occhi chini, quando fui vicino li ...
    ... sollevò piantandoli decisamente nei miei. - Ho ancora tempo, se vuoi puoi salire . . . non ho mai consumato nulla dal frigo delle camere degli alberghi, forse puoi aiutarmi . . . posso offrirti qualcosa? - Cara meravigliosa Cristy, ancora una volta avevi fatto il primo passo! La seguii all�interno. Nell�attraversare l�atrio salutò sorridendo alcune persone ma non si fermò, nell�ascensore allungò la mano stringendomi il braccio. - Stai bene Roca? Sei pallido sai? - Non vi era nessuna ironia nella sua voce, solo gentilezza. - Non &egrave nulla, il caldo . . . - Mi precedette lungo il corridoio fermandosi davanti ad una porta, l�aprì, appena entrati tirai un sospiro di sollievo che non sfuggì alla ragazza. - Va meglio ora? O hai ancora paura che qualcuno ci veda insieme e lo dica a tua moglie?- Arrossii talmente che lei non volle infierire, aprì lo sportello del frigorifero mostrandomi la fila delle bottiglie di ogni tipo. - Serviti pure, io prendo quello che prendi tu, torno subito!- Scomparve nel bagno, girai gli occhi attorno, la camera era come tutte le camere d�albergo solo un poco più lussuosa, il letto matrimoniale, gli Abat Jours anonimi, lo scrittoio con buste e lettere, l�armadio, due sedie . . . Trovai i bicchieri, presi dal frigo una bottiglia che stappai, solo dopo mi accorsi che stavo versando degli aperitivi, mi diedi dell�imbecille. Cristy non rimase a lungo assente, quando ritornò notai in lei qualcosa di diverso. Un condizionatore ronzava discretamente il che ...
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