1. Il marito di mia madre


    Data: 31/08/2018, Categorie: Etero Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69

    ... erotici fin da subito, ci facevamo vedere nell’intimità, invitandola a masturbarsi mentre scopavamo. In seguito tua madre le aveva, più che chiesto, ordinato, senza chiedere il mio parere, di farsi leccare la fica da me. Luz aveva cominciato a godere dopo la prima leccata, guaendo come una cagnetta, facendomi colare in bocca, dalla sua vagina grassa un liquido consistente come lo sperma di noi uomini …» L’avevo interrotto per dirgli: «Il suoi umori densi facevano impazzire pure me, erano addirittura più spessi di quelli dei miei coetanei che avevano cominciato da poco a sborrare». Intanto mi ero inginocchiata di fianco a lui dicendogli:
    
    «Continua a raccontarmi e intanto scopami con le dita, allargamela bene che poi ci voglio dentro il tuo cazzo.». Me l’ero introdotto in bocca ancora mollo e avevo iniziato a succhiarlo come un biberon, mentre da troia come sono sempre stata, colavo già dalla fica, agevolando così l’introduzione di due delle sue dita. Mi piaceva sentire i polpastrelli che mi rovistavano le pareti tenere e viscide dell’interno della vulva, intanto che il suo cazzo mi lievitava in bocca e la sua voce che raccontava.
    
    «Sorbivo la smegna della sudamericana e tua madre le succhiava i capezzoli, poi le aveva messo la fica sulla bocca dicendomi:
    
    «Che bello è sentirsela leccare da una lingua inesperta».
    
    Tua madre la conosci bene, tanto le piace essere dispotica e autoritaria verso gli altri nella vita normale, altrettanto le piaceva essere comandata con ...
    ... protervia e insultata durante il sesso; allora l’avevo presa per i capelli strattonandola verso il basso dicendogli:
    
    «Adesso brutta troia la lecchi tu questa mulatta». E le avevo premuto il viso sulle labbrone spesse della fica dell’altra, che continuava a mingere liquidi consistenti ad ogni contrazione della vagina. Con l’intimità che avevamo raggiunto, mi ero inginocchiato di fianco al culo di tua madre, non facendo però nulla, solo guardando gli occhi rovesciati all’indietro di Luz che lappava con ingordigia la prima fica della sua vita, ben sapendo che cosa avrebbe detto mia moglie; infatti il suo insulto arrivò puntuale:
    
    «Sei diventato frocio? Cosa aspetti a leccarmi il culo, stronzo»? Faceva parte del nostro gioco:
    
    «Allora non hai ancora capito chi comanda brutta zoccola»? E mentre l’insultavo le colpii una natica con violenza a palmo aperto, per poi infilarle quattro dita dentro la fica e scoparla con violenza con quelle. Ora la domestica mi guardava esterrefatta ed obbedì immediatamente quando le dissi:
    
    «Allargale il culo di questa vacca che lo so io che cosa vuole la puttana.»
    
    Il cazzo di Franco, duro per il pompino e l’eccitazione del racconto mi occupava tutta la bocca, allora decisi di ospitarlo pure nella fica che mi stava scopando con le dita:
    
    «Mettimelo tutto dentro, sverginami, intanto che continui a raccontare». Gli dissi inginocchiandomi con i gomiti appoggiati a terra.
    
    Come m’appoggiò la cappella all’interno delle grandi labbra cominciai a ...