1. Due borsisti, ovvero, conoscenze in studentato


    Data: 31/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aioria

    storia vera, niente dettagli personali o luoghi per rispettare privacy
    
    nb è la prima che pubblico, ma spero davvero possa piacere: dentro c'è tutto me stesso in un ricordo che non svanirà mai
    
    Vivevo nella casa dello studente grazie ad una borsa di studio, 21 anni fatti da poco, qualche amico e pochissimi incontri alle spalle.
    
    Avevo appena cambiato appartamento perché il vecchio coinquilino puzzava tanto da costringermi ad aprire le finestre di notte in pieno inverno pur di ottenere un po' di ossigeno.
    
    Dopo qualche giorno in solitario anche il secondo posto letto nella camera venne assegnato. Stefano studiava nella mia facoltà e aveva già iniziato la specialistica che io avrei voluto seguire. Dopo poche chiacchiere saltò fuori che lui mi conosceva già, avevamo amici a comune in un altro studentato in cui avevo alloggiato in precedenza e avevamo scambiato poche parole ma già allora mi aveva "notato". Non feci caso all'inflessione o alla scelta delle parole, ma vedendolo in retrospettiva può darsi che avrei avuto solo da guadagnarci a prestare maggior attenzione.
    
    Io tentavo qualche storia a distanza, per paura di esser scoperto, mentre lui era single ma non portava mai ragazze in camera, per quanto fossi convinto avesse le sue conquiste, o almeno di quelle che vantava con i suoi amici. Comunque andavamo molto d'accordo e non avevamo screzi, anche perché eravamo molto occupati dalle lezioni. Trovavamo comunque il tempo per fare sport, quasi quotidianamente, e ci ...
    ... eravamo scoperti entrambi buoni fondisti (se non altro avevamo abbastanza fiato da farci qualche km e tornare a casa per morire sul pavimento in un tentativo di stretching). Pure in queste situazioni avrei dovuto porre più attenzione al suo comportamento, in generale, e ai suoi aiuti, in particolare. Specialmente a quelli in cui mi prendeva le gambe stese, una alla volta, per portare le caviglie più vicino possibile alla testa e allungare così la muscolatura...spalancando molto bene le cosce.
    
    Tutto questo procedeva regolarmente fino al giorno in cui "Fra, la porta del bagno non si chiude, deve aver serratura rotta", disse entrando in doccia, lasciando la porta del micro bagno spalancata. Avevo già visto Ste in mutande molte volte, e per quanto mi stimolasse, avevo troppa paura di compromettermi e rovinare una bella amicizia. Comunque non mancai di osservare a lungo la sua figura nel vapore della doccia, dietro al vetro appannato, naturalmente involontariamente poiché mi trovavo proprio lì davanti a fare allungamento dopo la solita sessione di corsa sudata, solo io e lui. Forse fu la prima volta che notai qualche particolare in più, come il bozzo che spuntava fuori dai miei pantaloncini, il quale assomigliava molto alla protuberanza che ero sicuro di vedere dietro il box doccia, magari entrambi frutto (esclusivamente) degli ormoni post allenamento...in ogni caso direi che erano entrambi più che interessanti.
    
    Non tentai neanche di cogliere quell'occasione, ma pochi giorni ...
«1234»