Due borsisti, ovvero, conoscenze in studentato
Data: 31/08/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Aioria
... dopo, di sera Stefano aveva portato a casa (e seccato quasi da solo) due bottiglie di rosso piuttosto potente. Non era la prima volta che accadeva, ma non l'avevo mai visto così irrequieto.
Aveva scritto moltissimo sul suo diario, mentre il suo adorato jazz andava a mille. Dopodiché lo vidi accasciato nel letto, mentre mi proponeva di bere ancora qualcosa per tenergli compagnia. Mi avvicinai e, dopo essermi seduto, sorseggiai quel famoso rosso che diede subito alla testa anche a me. Chiaccherammo tantissimo fino a che mi invitò a leggere qualcosa dal suo diario. Casualmente il mio occhio cadde su di una pagina, da lui segnata, in cui parlava molto di sé, di paure e incertezze, della ex che gli mancava...e del fatto che .
Il mio sangue gelò immediatamente, sguardo e corpo pietrificati. Testa vuota e cuore che pompava a mille. Stomaco inesistente e poi turbinante come una centrale elettrica a regime. Nel panico totale nessuna idea di che fare. Lui sdraiato semitramortito nel suo letto, io seduto a meno di un metro alla sua scrivania che lo fissavo con occhi vuoti.
Lui prese l'iniziativa e batté la mano sul letto, a fare segno di sedermi. Io, inebetito, obbedii senza fiatare, posandomi sul bordo e dandogli le spalle. Qualche suo movimento nel letto un braccio mi arrivò delicatamente sulla coscia per risalire e cingermi in vita. Io ancora intontito, nessuna reazione.
S, togliendo il braccio, mi propose di stendermi un po' con lui. Lo feci accendando ad un sì, ed ...
... eravamo entrambi sdraiati nel suo letto. Io che lo abbracciavo da dietro e lui che si rilassava sempre più ad occhi chiusi. Avevo quasi il fiatone e non sapevo come andare avanti, specie per l'erezione assurda che stavo avendo. In quel momento disse che stava davvero bene, che con me lì era molto felice. Io mi sciolsi e mi avvicinai, stringendolo ancora di più. Se prima mi era sempre segretamente piaciuto, ora mi stava facendo impazzire. Sentii finalmente una spinta di coraggio e mi feci avanti, cominciando baciarlo delicatamente sulla nuca, poi sempre più avanti, sul collo. Molto lentamente, un centrimetro o due alla volta. Volevo risalire alle sue labbra e sapevo ci sarei arrivato, ma Ste si girò verso di me e mi baciò. Prima che seguissi il mio piano, prima che realizzassi, prima che...boh...tutto!
Fu bellissimo, mi sentivo lanciato, infuocato, desiderato. Aveva ancora gli occhi chiusi ma limonavamo duro e intanto toccavo il suo corpo. Quel bel fisichetto, non altissimo, ma scolpito insieme con tante ore di allenamenti. Frugavo sotto la camicia del pigiama sentendo il petto gonfio e leggermente peloso, i capezzoli duri, l'addome forte e leggermente prominente. Andavo dietro, di lato, ovunque. Spalle, dorso, fianchi, non importava, volevo solo toccare in un modo nuovo tutto il suo corpo mentre ci scambiavamo quel bacio così intenso.
Purtroppo il bacio finì, ma per fortuna iniziò il resto.
Stefano aprì gli occhio guardandomi come per la prima volta e iniziò a spogliarmi. ...