Astrid abbattuta
Data: 01/09/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti
... violandola senza incontrare resistenza. Astrid sospira di piacere mentre la riempio lentamente, flettendomi poco a poco su di lei, finché i nostri capezzoli si baciano nuovamente… Poi i seni si schiacciano fra loro e le nostre labbra s’incontrano frementi per un bacio colmo di aspettativa finalmente soddisfatta. Sento le sue cosce calde chiudersi intorno ai miei finachi, le sue dita accarezzarmi la schiena, la sua lingua avvolgersi alla mia, e appora con un colpo di reni sprofondo completamente dentro di lei, riempiendole la vagina fino alla bocca dell’utero. - Aaah! – geme lei, sentendosi trafiggere – Aahhh… Sì, scopami! Non ho certo bisogno del suo permesso: comincio a muovermi dentro di lei, avvertendo a mia volta il movimento del dildo interno dentro di me, e comincio lentamente ad alternare spinte e arretramenti in un ritmo coitale in delicato crescendo… Astrid geme e ansima al ritmo dei miei colpi e comincia a muoversi a sua volta, rispondendo alle mie spinte con le sue, cercando di prendermi più in fondo possibile… Il mio strapon è sovradimensionato, oltre venticinque centimetri di puro lattice di gomma, grosso in proporzione: quanto basta da colmare qualsiasi vagina e spingere oltre, ma Astrid non sembra temerlo. La sua fica è elastica e allenata, perfettamente lubrificata. E chiaramente affamata. - Dio che bello! – esclama, senza fiato – Lo sento premere contro la cervice… Mi arriva nell’utero! Ci do dentro sempre più forte, e lei risponde a tono, lanciando a ...
... tratti grida selvagge di godimento che mi gratificano dei miei sforzi mentre la scopo ormai senza più freni. Le sollevo le gambe sopra le mie spalle per spingere ancora più a fondo. Avverto una certa resistenza ma non me ne curo e affondo senza pietà. Astrid sgrana gli occhi sentendosi sfondare, e caccia un urlo lacerante: - AARGHHH! Mi rendo conto di averle allargato la cervice e di esserle entrato dentro la bocca dell’utero; Astrid non ha figli, quindi è la prima volta che viene aperta a quel modo. Devo averle fatto un male boia, ma invece di protestare, lei mi afferra le spalle e mi attira a sé. - Sfondami – annaspa, senza fiato – Spaccami tutto… Fammi urlare! L’ha voluto lei: la svango senza pietà, pestando come con un pestello nel mortaio, e sento finalmente il dildo interno contro il mio punto G, che mi fa impazzire di piacere… - Aaahh… Aaahhh… Vengo! - Oooh… Oogshhh… Godooo!!! Raggiungiamo l’orgasmo nello stesso istante, urlando di piacere come due baccanti scatenate: sento le sue unghie graffiarmi la schiena mentre mi pianto dentro di lei alla massima profondità possibile, aprendole le viscere senza pietà con il mio adorato strap e facendola mia per sempre… Il balckout nella mia testa dura un’eternità, mentre m’inarco tutta e mi contorco come un’anguilla, trafitta quanto Astrid ma ritta sulle mie braccia mentre lei si dimena impazzita allo spiedo sotto di me. Poi mi accascio stremata su di lei, schiacciandola sotto il mio peso: la sento ancora sussultare sotto le ultime ...