1. La collega d'ufficio (3)


    Data: 01/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Re Artù

    ... “Ciao, sono Riccardo, ultimo anno del classico, accidenti se mi è piaciuto!” “Ti faccio una proposta: se domani alle sei ti fai trovare qua sotto, ti faccio entrare e potrai gustare lo spettacolo in prima fila ed anche partecipare: ti va?” “..azzo!” “La prendo come una accettazione, a domani Riccardo, ci sarà da divertirsi!” Non stavo nella pelle, il tempo non passava mai, il lavoro...ma chi se ne frega del lavoro, aspettavo le sei del pomeriggio, anche la breve visita di Silvana del mattino si risolse nell'introdurre delle palline anali al posto del plug del giorno prima, questa volta senza mutandine, e sogghignando le diedi appuntamento al tardo pomeriggio:”Si, signore, grazie”. Finalmente arrivarono le diciotto: puntuale Silvana si presentò, la feci mettere carponi sopra la scrivania: le alzai la gonna scoprendo il magnifico culo, dal cui mezzo pendeva il cordoncino delle palline, le dissi di aspettare in quella posizione ed andai ad aprire a Riccardo, che nervosamente passeggiava davanti all'ingresso; mi rivolse un sorriso teso e mi guardò ponendomi una muta domanda:” Non ti preoccupare, risposi, tutto pronto”. Lo accompagnai al mio ufficio, lo precedetti e con un gesto plateale lo invitai ad entrare indicando Silvana, che, obbediente, era rimasta nella posizione in cui l'avevo lasciata: “Schiava, ti presento Riccardo, che sarà tuo padrone per la prossima ora: dovrai fare tutto quello che ti dirà, senza eccezione alcuna” “Si, signore, grazie!” Accidenti, non sembrava ...
    ... preoccupata, ora speravo nella fantasia del ragazzo per passare una piacevole serata: “Che cos'è quel cordoncino?” Ah, cominciamo bene!!! “Prova a tirarlo, ma delicatamente, mi raccomando”. Avvicinò la mano tremante, prese il cordoncino lo arrotolò intorno al dito e cominciò a tirare: apparve in mezzo al buco del culo la prima pallina, rossa, lo allargò e poi, appena uscita si richiuse, arrivò la seconda, poi la terza, la quarta ed infine la quinta, che presentava dei piccoli pezzi di cacca attaccata:”Po..posso fargliela leccare?” mi chiese:”Oh ragazzo , sveglia, puoi fare quello che vuoi, su capisci, altrimenti facciamo notte.!” Non se lo fece ripetere, si spostò davanti a Silvana e le dondolò davanti agli occhi le palline:”Leccale, troia, su...!” Oh aveva capito, mi accomodai sulla sedia girevole, con le mani sulla patta e mi gustai lo spettacolo: Silvana aprì la bocca e il ragazzo le introdusse tutte e cinque le palline in bocca, le lasciò un poco e poi le tirò fuori lucide e pulite, mentre Silvana ingoiava la sua stessa saliva arricchita. Guardava Riccardo negli occhi mettendolo in soggezione, per cui fui costretto a darle una forte sculacciata ed ordinarle di abbassare lo sguardo. “Forza, dai, hai a disposizione un corpo magnifico, datti da fare. Ma quante donne hai avuto?” “Ne..nessuna” rispose titubante. La risposta strappò un sorriso a Silvana, e fui costretto a colpirla ancora: “Non ridere troia, farai da nave scuola ed io da regista...Adesso te, Riccardo, ti toglierai i ...