1. Gigolò a settant'anni Cap 1


    Data: 02/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chiodino

    ... non è all'altezza delle loro aspettative. La vedo seguire Lisetta, addobbata come all'arrivo, secondo la tradizione. Non devi prendertela con Lisetta, le ho detto, la responsabilità di tutto ciò che avviene qui è mia. Ti aspetto. Per quanto legata si è protesa in muta offerta. Mi son chinato a baciare attraverso la seta sottile i capezzoli martoriati poi la ho abbracciata mormorandole all'orecchio. Torna dal tuo Padrone, torna presto. Ha il viso stravolto, livido. E' stata lavata dentro e fuori, truccata. Prima di truccarla le hanno spalmato unguenti sulle parti più dolenti: capezzoli, ano e clitoride. Le fischia un'orecchio, già, gli schiaffi. La farò scendere vicino a dove l'ho tirata su prima, non proprio li però. Quando mi fermo aspetti che vengo a farla scendere. Vedrò di accompagnarla davanti ad una vetrina adatta in modo che nessuno le badi. Una signora che guarda una vetrina. Conti, poi le dirò fino a quanto, dopo faccia quello che vuole. Non tolga gli occhiali prima di aver finito di contare comunque. Ho seguito le istruzioni contando fino a cento, un tempo più che sufficiente a farla allontanare. Sono vicina a casa e dopo neanche un quarto d'ora entro finalmente nel portone e salgo. Lisa, proprio Lisa, la mia cameriera, quasi lo stesso nome dell'altra, mi raggiunge quando sto già entrando in bagno. Le dico che ho mal di capo e cenerò solo con un brodo. Sono ancora scossa e dolorante e non ho voglia di discutere su cosa mangiare. Un'ora abbondante nella vasca mi ...
    ... ha ristorata e calmata. Solo ora mi accorgo che ho fame. Non ho messo niente nello stomaco per tutta la giornata. E' sazia, di cibo e di emozioni, ma il sonno non arriva. Il Padrone, ma quando ha cominciato a pensare a lui così, chiamandolo anche dentro la sua testa Padrone? E' il Padrone oppure solo Lui. In basso, tra le cosce e dietro non brucia più, non molto. Va in bagno, allo specchio la solita faccia, nessuna differenza, solo un poco pallida, le occhiaie segnate. Per ore si è sentita completamente in sua balìa. E' stata in sua balìa. Sfila la lunga camicia da notte, posa le mani sui seni, preme sui capezzoli. Fa male, ma neppure tanto. E' più doloroso premere sul pistolino e sul buchetto dietro. Si chiede se sul serio voglia allargarlo per fare quella cosa, e senza crema o vasellina. Ma si allarga poi od è solo una storia? Cerca di infilare la prima falange e ci riesce a stento, fa male. Ma nel pomeriggio i tre...uno più grosso dell'altro. Ed infatti l'anello di carne è gonfio, tumefatto. Non si è accorta, non ricorda di essere stata frustata anche sulle cosce, ma i segni ci sono, visibili anche se leggeri, come sulle mammelle. Me le ha colpite per prime, ma non loro, i capezzoli, quelli si. Ma il peggio, quello che la ha moralmente fatta a pezzi è stato...i colpi sul puntino della f. Si torce per guardarsi le natiche: segnate anche loro. Bastardi. Lo grida quasi, ma nessuno è li a sentirla. E si meraviglia perchè nel novero dei bastardi non ha contemplato Lui. Si è ...
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