1. "smarrendo" la mia ragazza in discoteca - 4


    Data: 03/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Roleplay93

    ... sguardo andò subito a finire sulla chiazza biancastra di sperma, ero quasi imbambolato ad osservarla mentre flashback di ciò che era accaduto lì dentro mi passavano per la testa velocemente, rivivendo posizioni, sensazioni dal quel punto di vista.
    
    Fui interrotto solo dal rumore della chiave che chiudeva la porta, scossi la testa e la osservai con le spalle poggiate contro la porta di legno. Iniziò ad avvicinarsi, passo dopo passo verso di me, si sentiva solo il tonfo dei suoi tacchi rimbombare come un eco dentro quel bagno vuoto, mi guardava continuando a fare quel sorriso finto ma trasformandolo in qualcosa di leggermente più sensuale ma mal riuscito.
    
    Io provavo ad assecondare il suo sorriso, ma invece di andargli incontro indietreggiavo verso il muro mentre lei si avvicinava, finché non mi trovai con spalle al muro e lei difronte a me.
    
    Poggiò nuovamente la mano sopra i miei pantaloni, per poi farsi spazio per entrare a contatto con la mia pelle ed entrare dentro le mie mutande, afferrando il mio cazzo che incontrollabilmente era ancora eretto. Lei fece una velocissima smorfia di delusione, quasi come se si aspettasse di trovare le dimensioni del cazzo del suo precedente amante, per poi tornare a sorridermi e a sussurrarmi balbettando: “ V-vedo che sei eccitato…s…ssse.. se vuoi possiamo ri-rimediare al tempo in cui ci eravamo persi…”
    
    Feci un lento cenno di approvazione con la testa, poggiando la mia mano sul suo culo sopra la gonna, mentre lei con l’altra mano ...
    ... abbasso velocemente i miei pantaloni e le mie mutande posizionandosi sulle mie caviglie.
    
    Lei poggiò il suo corpo interamente contro di me, sentivo il suo morbido seno contro il mio petto separato solo da uno strato sottile di tessuto. Sentivo la sua mano iniziare a muoversi ritmicamente sul mio cazzo, bisbigliandomi all’orecchio “ Entra anche tu la mano… che ci fai ancora sopra la gonna…” Io ero come il suo burattino, facevo tutto ciò che mi diceva ancora incapace di prendere una posizione netta in tutta questa storia. Con quella mano stessa sollevai la sua gonna, entrai la mia mano e la poggia sulla sua natica destra iniziando a palparla lentamente.
    
    Sembrava tutto diverso, una sensazione strane e difficile da descrivere a parole, come se fosse un corpo nuovo, estraneo, da me sconosciuto, ciò che conoscevo a memoria adesso mi sembrava diverso. Fece un sospiro di gradimento e io feci scivolare la mia mano in mezzo alle sue gambe poggiandola interamente alla sua figa, era fradicia, caldissima e bagnatissima, e probabilmente ancora colma di sperma cadente. Tutto ciò mi fece disgusto, ma il toccare con mano il suo sesso fradicio e stracolmo di sperma fece venire un inverosimile sussulto al mio cazzo, finché non mi fermai e una domanda invase la mia testa, non indossava il perizoma. Mille pensieri si accavallano dentro di me, probabilmente lo avrà dimenticato in borsa oppure il suo amante lo avrà preso come trofeo, ma la cosa che più mi affliggeva era il come comportarmi, far ...