1. Soggiogata 21


    Data: 03/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987

    ... procinto di sedersi ma senza farlo.
    
    Senza sistemarmi la gonnellina, che era ormai salita all’altezza della mia fichetta nuda, mi avvicinai a lui arrivando a due cm dal suo viso sfiorando contemporaneamente la sua giacca con i miei capezzoli che erano diventati due chiodi di marmo.
    
    Lui si protese in avanti sperando in un bacio ma io lentamente scesi in basso fino ad inginocchiarmi davanti all’enorme gonfiore che cercava di uscire dai pantaloni.
    
    Lui non parlava ma il suo corpo era percorso da un tremito continuo….sentivo il potere che esercitavo e già questo mi portava vicinissima all’orgasmo.
    
    Lentamente gli sganciai la cintura e gli sbottonai i pantaloni lasciandoli cadere, mentre il membro, contenuto solo dalle mutande, schizzò in avanti sfiorandomi la bocca.
    
    Lo aiutai a togliersi le scarpe e poi i pantaloni sfiorando ripetutamente con finta casualità la mia guancia e la mia bocca sul suo pacco e percependo il calore di quella verga eccitata.
    
    Il davanti delle mutande era già bagnato, quando mi decisi a toglierle disincagliandole da quel randello.
    
    La cappella mi apparve in tutto il suo splendore: vederla alla luce era ancora più bella di quello che avevo immaginato, la sua grandezza era effettivamente sproporzionata rispetto all’asta che pure era notevole.
    
    Era rosa scuro, liscia e perfetta, quanto mi piaceva quell’uccello! Non avrei mai immaginato che in un paio di settimane sarei diventata un’adoratrice di cappelle.
    
    La volevo sulla lingua, in fondo ...
    ... alla gola e volevo che mi aprisse il sedere contemporaneamente e subito!
    
    Però mi feci forza e soltanto sfiorandola con le labbra alzai gli occhi e gli dissi passando improvvisamente al “tu”
    
    “adesso te non fai niente se non te lo chiedo io altrimenti il mio sederino te lo scordi ok?”
    
    Lui a causa delle mie labbra che volutamente sfioravano la cappella mentre parlavo ebbe un sussulto ma poi rispose:
    
    “qualsiasi cosa per lei e per quel sedere meraviglioso….”
    
    “siediti qui, qualsiasi cosa succeda, hai il permesso di usare la bocca ma non le mani; se mi sfiori anche solo con un dito ti rimando su senza il premio che desideri, sono stata chiara?”
    
    “assolutamente, sarò ai suoi ordini”
    
    Mi dava ancora del lei e questo mi faceva eccitare ancora di più: ero io il capo!!
    
    Si sedette sulla sedia con giacca cravatta e cappella che arrivava a metà della cravatta!!
    
    Io mi tolsi lentamente la camicetta liberando le mie mammelle turgide mentre i capezzoli lo puntavano come fossero delle armi.
    
    Il suo membro iniziò a vibrare da solo mentre mi guardava con la bava alla bocca.
    
    Un po’ per assaporare il mio potere, un po’ perché avevo una voglia pazzesca di quel cazzo, mi avvicinai con indosso solo la gonna ormai tutta arrotolata in vita, allargai le gambe e mi misi a cavalcioni su di lui con le tette all’altezza del viso e la passerina allagata che sfiorava quella pesca rosa e bollente.
    
    Lo schiaffeggiai con le tette sentendo come gli vibrava l’uccello dall’eccitazione ...