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Soggiogata 21
Data: 03/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
... e poi gli porsi un capezzolo da succhiare mentre il piacere mi faceva cedere le gambe e aumentare il contatto con quella cappellona puntata esattamente tra le mie grandi labbra. Non so come trovai la forza di non cadere a peso morto su quella verga infuocata e farmela entrare fino alle tonsille e mi alzai traballando dall’eccitazione. Lui stava peggio di me e questo mi dette la forza di continuare senza tuffarmi su quel fungo stupendo. “adesso ti faccio vedere come mi preparo il buchino” avevo davvero bisogno di prepararmi perché il fungone era davvero notevole ma lo facevo anche perchè non volevo che sentisse che era già stato ben allargato quella stessa mattina. Presi un’altra sedia e la sdraiai in terra come ormai avevo imparato e poi mi misi a quattro zampe e gattonando all’indietro andai a poggiare la mia fica bagnatissima sul pomello a forma di pera. L’avvocato mi guardava con gli occhi sbarrati, pareva in procinto di avere un infarto…io senza pietà guardandolo fisso negli occhi indietreggiai ancora e mi infilai il pomo di legno che entrò scivolando nei miei umori mentre mi sfuggiva un gemito di piacere che volutamente non mascherai. Lui aveva la bocca aperta e mi fissava agonizzante mentre dal suo uccello colavano gocce di piacere sempre più abbondanti segno di un eccitazione al limite estremo. Mentre glielo guardavo iniziai quasi inconsciamente a fare avanti e indietro scopandomi da sola con al sedia e la mia storia di dominatrice stava ...
... volgendo al termine….lo volevo almeno in bocca!! Gli feci un cenno con la mano staccandola un attimo da terra e lui come se fosse telecomandato arrivò con quella verga fremente a sfiorarmi le labbra senza osare spingermelo in bocca, ma ci pensai io: con un balzo felino mi avventai su quella pesca saporita e la inglobai nella mia bocca vogliosa godendo come se mi avesse penetrato. Sentivo il dolce sapore delle goccioline che uscivano dal centro di quella cappellona mentre con la lingua la lambivo con passione nonostante mi slargasse la bocca per la sua grandezza. “ohhh signora....Gianna…non resisto…..ooohhhhh” Improvvisamente mi ritrovai con quella cosa che si gonfiò quasi oltre il limite delle mie labbra ed eruttò una quantità interminabile di sperma che io inghiotti famelica vogliosa di quel nettare prelibato mentre il bacino scattava in movimenti scomposti causati dall’orgasmo incredibile che mi colse facendo pulsare la mia vulva intorno al pomello della seggiola. Non so quanto durò, parecchio di sicuro e nel frattempo non avevo smesso di succhiare quel bel pisellone. Mi resi conto che continuava a rimanere duro come la pietra e quindi, mentre mentalmente mi congratulavo con l’avvocato, mi portai in avanti per sfilarmi il pomello e, siccome lui non indietreggiò di un millimetro, questo mi costrinse ad infilarmi l’uccello fino in gola. Lo poggiai il buchetto sul pomello e tornai indietro mugolando dallo sforzo per quella penetrazione improvvisa che, pur aiutata ...