1. Le avventure di una escort quasi per bene – l'uomo con la pipa e l'agenda del businessman


    Data: 22/09/2017, Categorie: Etero Autore: Tania Rossi, Fonte: RaccontiMilu

    Sono tornata domenica sera da Ibiza raggiante e abbronzata. Il lunedì vorrei passarlo nel letto a dormire per quelle due notti saltate di cui il mio fisico mi sta chiedendo gli interessi.Nulla da fare. Una escort quasi per bene non ha tempo per oziare sonnacchiosa nel suo soffice lettone, il lunedì mattina deve organizzare la settimana come ogni bravo manager dedito al suo lavoro. Io, però, non ho nessuna segretaria che mi ricorda gli appuntamenti rincorrendomi per il corridoio.Così, eccomi al tavolo, agenda e penna in mano ad organizzare post-it appiccicati sul frigo. Non vi torna qualcosa? Una escort con un calendario di lavoro non ve l'aspettavate, eh? Certe volte mi stupisco anch'io di me stessa! Ma se può tranquillizzarvi e riportare l'ordine nel vostro universo, questa non &egrave stata una mia idea. &egrave stata sua, dell'uomo con la pipa. Alfred, quell'accento inglese pazzesco, e quel fascino disinteressato e distaccato.Conservo un pezzo di lui nel mio �cassetto delle meraviglie�. No, non si tratta di un arto, non vi spaventerò con sorprese alla Hannibal Lecter. Alfred mi ha regalato la sua pipa prima di andarsene e un agenda, la mia prima agenda. La pipa la conservo ancora nel cassetto, mentre l'agenda &egrave stata sostituita con tante altre. Significa che ho tanti appuntamenti e anche, che &egrave passato molto tempo dall'ultimo nostro incontro.Quell'uomo era capace di accendere in me il fuoco della passione come nessuno &egrave mai riuscito a fare. Ogni volta ...
    ... che mi guardava negli occhi, bruciavo dentro. Con lui mi sentivo nuda, un bel paradosso per una che si fa vedere spesso senza vestiti da perfetti sconosciuti. Davanti ad Alfred ero una 15enne alle prime armi, senza protezioni né filtri, e più percepivo questa fragilità, più ero attratta da lui. Penso di essermene innamorata.Non ho mai saputo se Alfred ricambiasse il mio sentimento. Non gliel'ho mai confessato, anche se sono certa che lui avesse capito. Ci saremmo incontrati una decina di volte. Forse qualcuna in più. E ogni volta era una situazione diversa, un'incognita. Non mi permetteva di sentirmi a mio agio, ma mi lasciava sempre sull'attenti, quasi volesse sfidarmi e vedere fino a dove potessi spingermi. Forse questo continuo filo teso era quello che veramente mi attirava di lui.Ricordo tutti i particolari del nostro primo incontro. Ogni minimo dettaglio, ogni sensazione &egrave rimasta impressa come un basso rilievo nella mente. Quel giorno ero tremendamente in ritardo. Non mi capita mai di essere in ritardo, una brava escort non deve mai esserlo! Ma era stata una settimana densa di impegni e avvenimenti da non lasciarmi quasi il tempo per una manicure benfatta, così una svista sulla tabella di marcia poteva essere comprensibile. Senza contare che la sua voce al telefono non mi era piaciuta affatto, snob, distaccata e, decisamente irritante! Probabilmente la mia mente aveva fatto di tutto per dimenticarselo e adesso, ecco che mi toccava chiedere al tassista di andare più ...
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