1. Le avventure di una escort quasi per bene – l'uomo con la pipa e l'agenda del businessman


    Data: 22/09/2017, Categorie: Etero Autore: Tania Rossi, Fonte: RaccontiMilu

    ... rendeva difficili i movimenti. Fui costretta ad alcune contorsioni, immagino non troppo sensuali.Alfred però parve apprezzarle, perché quando finalmente lasciai cadere le mutandine a terra, disse � molto bene, ora la prego di prendere una tazza di té e accomodarsi al tavolo per berla.Lo assecondai, ma quando mi stavo per sedere sulla sedia, lui mi bloccò. - Non sulla sedia, si sieda sul tavolo e allarghi le gambe.Lo feci e bevvi un sorso di bevanda alle rose molto delicata, mentre lui non mi toglieva gli occhi di dosso.Ora, si alzi ancora un po' la gonna e allarghi meglio le gambe.Alzai il vestito come mi aveva chiesto, in modo che arrivasse a metà coscia, questo mi permetteva di divaricare le gambe maggiormente. Lui non mi staccava gli occhi di dosso, e il suo volto non lasciava trapelare nessun' emozione. Mi sentivo una cavia da laboratorio e non mi dispiaceva affatto. Stavo iniziando ad eccitarmi, i battiti del mio cuore aumentavano e il mio corpo si era fatto sensibile.Com'&egrave il té?Buono.Ne beva un altro sorso e si tiri su la gonna, questa volta del tutto.Feci come mi aveva chiesto e questa volta poggiai la pelle delle natiche sul tavolo in vetro freddo. Quella sensazione piacevole e strana si diffuse in fretta per tutto il corpo scuotendomi con un lungo brivido. Ero bagnata, bagnata fradicia e desideravo ardentemente che qualcuno mi prendesse lì sul tavolo, subito.Invece, Alfred si alzò, - devo rispondere ad alcune mail di lavoro, lei mi aspetti qui. Mi raccomando ...
    ... non si muova. Non può toccarsi, si ricordi. Deve rimanere ferma! - e così dicendo uscì dalla stanza.Rimasi immobile, ad ogni respiro sentivo la pelle premere sul vetro freddo e mi bagnavo sempre di più. Non riuscivo a pensare ad altro, se non al bruciore che provavo in mezzo alle cosce. Tutto il mio corpo era in fibrillazione, recettivo, pronto ad accogliere qualsiasi stimolo. Il respiro si era fatto più profondo. �O, al divolo lui e la sua busta! Sto scoppiando! Dove sta scritto che io debba soffrire? � Alzai una mano e feci per avvicinarla alle cosce, ma in quel momento la sua voce profonda arrivò alle mie spalle, bloccandomi.Cosa le avevo chiesto? Ora dovrò riandarmene.� o no! Tempismo perfetto, complimenti Martina!�Ritornò dopo cinque minuti, i cinque minuti più lunghi della mia vita.Come sta, Martina? - era la prima volta che pronunciava il mio nome, sembrava così sensuale detto da lui. Si posizionò di fronte a me e mi mostrò una ciotola di fragole che teneva in mano. - Ora le metterò una di queste dentro, voglio mangiarle assaporandola �E così fece. Prese una fragola e me la spinse dentro, là, proprio in mezzo alle cosce. Sussultai quando la girò bene, come per intingerla meglio nella mia vagina bagnata. �Ah!� emisi un profondo sospiro.Non sa quanto &egrave buona! - disse portandosela alla bocca. - Tenga, assaggi � e me la mise davanti alle labbra.Io addentai il frutto e mangiai con gusto. - Ancora, - bisbigliai.Alfred ripeté l'operazione per altre due volte, spingendosi ...