1. Le avventure di una escort quasi per bene – l'uomo con la pipa e l'agenda del businessman


    Data: 22/09/2017, Categorie: Etero Autore: Tania Rossi, Fonte: RaccontiMilu

    ... veloce con la voce trafelata mentre cercavo di riassettarmi i capelli.�O, cavolo!� notai con orrore che una delle calze che portavo si era smagliata vistosamente, dissi al tassista di guardare avanti e la tolsi in fretta. Notai come allungò l'occhio mentre ero intenta nella delicata operazione, ma feci finta di niente. Mi piace essere guardata mentre mi spoglio, &egrave una cosa che mi eccita. Quel giorno portavo degli eleganti tacchi a spillo in vernice nera e un abito aderente che arrivava alle ginocchia. Quando scesi dall'auto, calze a parte, mi sentii un bocconcino niente male. Così rassicurata sulle mie doti seduttive, mi avviai verso l'ingresso del palazzo, uno dei più belli ed eleganti dell'intera città.L'ingresso era d'impatto, con marmo bianco sui pavimenti e portinaio vestito di tutto punto. Dissi che cercavo il signor Smith e lui mi disse che alloggiava al piano attico. Non era la prima volta che entravo in un palazzo così elegante, ma qualcosa nella sua austerità mi metteva a disagio.Il primo impatto con Alfred non fu dei migliori. Fui accolta da una nuvola di fumo puzzolente e soppressi a fatica un colpo di tosse. Ci presentammo e potei constatare che, esclusa la pipa che teneva in bocca, si trattava di un bell'uomo, sulla quarantina, alto, dalla chioma folta e ancora scura. Indossava giacca e cravatta, come se fosse appena uscito dall'ufficio e mi fece accomodare in soggiorno. Le finestre erano oscurate e una lampada a muro gettava una luce soffusa e calda ...
    ... nella stanza.Lei &egrave in ritardo � mi disse con voce bassa e profonda e i suoi occhi penetranti scrutarono ogni centimetro soffermandosi sulle gambe senza calze.Si, mi scuso � risposi con un filo di voce. Quella figura così seria mi metteva in soggezione, ero sicura che stesse soppesando ogni parte del mio corpo e che stesse valutando se il prezzo concordato era onesto.Questa &egrave la cifra pattuita � disse porgendomi una busta che non ebbi nemmeno il coraggio di controllare e che infilai subito in borsa.�Su Martina datti un tono, non &egrave da te comportarti come una quindicenne scapestrata�.Non &egrave educato arrivare in ritardo � ribadì.�Anche la predica mi fa adesso?� Sono allergica ai rimproveri, ma sapendo di avere sbagliato, rimasi in silenzio.Vogliamo iniziare? - domandò sedendosi sulla poltrona, mentre io rimasi in piedi.�Ho capito, mi toccherà fare tutto a me, questa busta me la guadagnerò con il sudore!� pensai e feci per avvicinarmi.No, rimanga li dov'&egrave � ordinò. - Mi piace guardarla.Eseguii e rimasi immobile.Non ha messo le calze, mi complimento per la scelta � disse massaggiandosi il mento. Mi parve di intravedere un sorriso comparire sul suo volto impassibile. Fu questione di un attimo, perché subito riprese la sua espressione di gesso e scandì � Si tolga le mutande. Le faccia scivolare lentamente senza spiegazzare quel bel vestito.Feci scivolare le mani sotto l'abito, cercando di far scendere i sottili slip che indossavo, ma la gonna aderente mi ...