"facciamo come nei porno?"
Data: 18/08/2017,
Categorie:
Trans
Autore: evapetra, Fonte: Annunci69
... fuori dalla bocca, si è allontanato mostrandomi quel totem con tutto il suo vigore e ho visto un’eruzione come il Vesuvio nei tempi antichi.
Il getto è stato così potente da scavalcarmi tutta e arrivare oltre la mia testa, colpendo la testata del letto. “Cazzo, scusa” ha detto lui, in ginocchio sul letto, con il cazzo ancora duro che goccialava, “ma figurati” gli ho risposto.
“Stavo carico” ha replicato e una risata reciproca ha sciolto definitivamente l’imbarazzo.
L’antipasto era stato servito, gli era evidentemente piaciuto perché decise di tornare per i pasti completi.
I suoi messaggi arrivavano spesso il sabato, mattino o pomeriggio, perché solitamente non era di servizio. “Sto libero, ci vediamo?” “Vengo?” “Sono disponibile, vengo?”, “ Ci sei? Ora puoi?”.
Arrivava, spesso in tuta, si spogliava e si metteva a letto. Ormai si sentiva a casa.
Quando toglieva i pantaloni mostrava gli slip pieni di carne fresca, e, quando li toglieva il suo paccone era già duro, pronto a soddisfare la mia bocca e il mio culo.
Lo ricordo sul letto, che si trastullava la cappella mentre io finivo di prepararmi. Finita la nostra scopata, andava in bagno e si lavava, ormai sapeva dove trovare l’asciugamano e il bagnoschiuma, mi ha poi confidato che da me poteva usare un bagno vero, in cui rilassarsi e lavarsi in tranquillità, a differenza di quanto accadeva in caserma.
Ogni volta voleva sperimentare qualcosa di diverso.
Le sue fantasie venivano anticipate nei messaggi ...
... che mi inviava mentre era di servizio, solitamente nei turni notturni. In particolare voleva mettere in pratica alcune fantasie che aveva visto nei film porno.
La cosa mi piaceva parecchio, lo immaginavo nella camerata, davanti a video hard, mentre il suo cazzone si induriva e la sua mente pensava a ciò che avrebbe fatto con me.
Ero il suo gioco erotico, sapeva che con me avrebbe potuto mettere in pratica quanto vedeva nei porno.
Nelle camerate, lui e i suoi compagni si saranno divertiti a vedere pornazzi, lui però li guardava con un occhio diverso, a differenza dei suoi commilitoni, che si saranno segati nei cessi della caserma, immaginando di avere a disposizione troie pronti a soddisfarli, lui sapeva che quelle fantasie le avrebbe messe in pratica, aveva la sua troia personale.
La cosa non mi offendeva, anzi.
“Quando ci vediamo vorrei fare una cosa”, mi scriveva, “dimmi” rispondevo incuriosita, “vorrei sborrarti in faccia mentre sei in ginocchio davanti a me, come fanno nei porno”.
Ecco la prima fantasia, chissà quante seghe si era fatto immaginando di riversare il suo succo caldo un faccia a chi si era scopato.
Non tutte amano questa pratica, può risultare umiliante e, proprio per questo, ai maschi piace, si sentono padroni della donna che segnano con il loro succo, come se marchiassero il territorio. “Mi preparo ad essere inondata allora” gli avevo risposto.
Quando è arrivato, come al solito si è spogliato, questa volta però non si è sdraiato, è ...