1. "facciamo come nei porno?"


    Data: 18/08/2017, Categorie: Trans Autore: evapetra, Fonte: Annunci69

    ... linguaggio non verbale, che cosa volesse.
    
    Il pompino fu più breve del solito perché dovevamo fare altro.
    
    Mi mise a novanta, mi leccò il buco, si fece mettere il preservativo, e iniziò a montarmi.
    
    Il suo cazzo entrava e usciva senza difficoltà, l’eccitazione, la sua saliva, i suoi movimenti lo avevano lubrificato.
    
    Non mi diede tregua, mi fece sdraiare e continuò a penetrarmi, sentivo il suo corpo sul mio e la sua bocca sul mio collo, i colpi erano sicuri e precisi, aveva 20 anni sì, ma a scopare era esperto! Senza uscire ci girammo, lui rimase sotto e io sopra di lui, il suo cazzo continuava a penetrarmi, le sue gambe spingevano e regolavano i movimenti, ero sdraiata su di lui, la sua bocca sempre sul mio collo, il suo respiro eccitato guidava i movimenti.
    
    Quella volta, complice anche la posizione, iniziò a segarmi, il mio cazzo era duro e lui si divertiva a stringerlo.
    
    Non uscì nemmeno quando mi rimise a pancia sotto per continuare ad assestare i suoi colpi. Mi fece girare, le mie gambe erano adesso sulle sue spalle, lo spingevo verso di me premendo sulle sue chiappe, il suo respiro era sempre più eccitato, la sua bocca vicina alla mia, le labbra si sfiorarono, in un attimo la sua lingua si fece varco nella mia bocca, il suo cazzo mi stava scopando il culo, la sua lingua la bocca.
    
    Ma non erano queste le fantasie da porno.
    
    Buttò un cuscino a terra, “Mettiti fuori dal letto, con la testa su quel cuscino, alza le gambe verso di me, voglio ...
    ... scoparti così”; ecco la fantasia, pensai.
    
    Io mi misi tra la parete e il letto, la testa sul cuscino, il bacino sul letto, lui non aspettava altro, entrò con un colpo solo, era sopra di me, il cazzo dentro mentre il suo corpo lo vedevo sulla mia testa.
    
    Pensavo che così volesse venire ma non era questo che voleva, o non era ancora pronto, o voleva ancora godere.
    
    Mi rifece alzare, senza uscire mi tirò verso di lui, lui intanto si sdraiava sul letto, adesso ero io sopra di lui, cavalcavo quel cazzo che sentivo in gola.
    
    Mi fece abbassare, eravamo adesso messi quasi a tenaglia, io avevo steso le mie gambe verso di lui e lui verso di me, i suoi piedoni 46 erano adesso in faccia, mi stava sottomettendo.
    
    La pressione aumentò, i colpi si fecero più violenti, il respiro più profondo.
    
    Ad un certo punto sentii i suoi piedi premere ancora di più, “arrivo cazzo”, ecco la fantasia stava per compiersi, sborrò riempiendo il preservativo.
    
    Quando tirò fuori il cazzo, tirò fuori anche il preservativo pieno e colmo di crema calda.
    
    Ci vedemmo regolarmente in quell’anno, i porno lo ispiravano e con me li metteva in pratica.
    
    Un giorno mi arrivò un suo sms “mi trasferisco e non torno più, ci vediamo oggi?”; il concorso di cui mi parlava lo aveva vinto. Sarebbe andato in un’altra città per iniziare la sua carriera.
    
    L’ultima volta non fu un addio, ma un arrivederci..chissà, forse un giorno ci ritroveremo perché ci sono ancora tante cose da fare, “come nei porno”.
    
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