1. L'amico dell'amico


    Data: 08/09/2018, Categorie: Trans Autore: LaTuaLei, Fonte: Annunci69

    ... Nel mio di dietro neanche non sono così aperto e meno male. Ma anche una donna sarebbe in crisi. Non so quante cose ha mai potuto fare quest’uomo con una cosa così sproporzionata. Ecco si il termine giusto. Forse da fenomeno di baraccone ma le esagerazioni, per quanto misure enormi sono eccitanti, non credo possano andare oltre certi limiti.
    
    Mentre il parlante mi richiede di nuovo nella posizione a pecora ora in piedi pero, ci mettiamo vicino al silente. Colgo l’occasione per sentire da vicino se vero o di gomma. Gli chiedo se posso toccare. Togle le mani e fa gesto di lasciare a me il campo. Lo tocco. E’ caldo. Enorme. Una mia mano (non ho grandi mani) copre a stento metà circonferenza. Lo accarezzo. Non e’ rigido anche se la carne è dura. Non riesce ad alzarsi vista la molte. Gli accarezzo la cappella di circonferenza pari al corpo. In piedi sui tacchi l’altro mi alza la gonna e mi rientra dentro. Ormai è di casa mi sbatte con decisione mentre mi acchiappa le cosce da sotto la mini. Prendo la mano dell’altro la metto sulla coscia. Gli dico di accarezzarmi. Nel frattempo mi chino su di lui. Voglio prendere le misure con le labbra con la lingua voglio vedere quanto è.
    
    Come immaginavo la mia bocca non riesce a prendere dentro l’affare che pero provo un po a leccare mentre con una mano lo accarezzo come faceva lui. Stando li comunque noto che qualche pulsazione la fa. E’ sensibile, solo che la misura gli è di impedimento per le normali funzioni sessuali.
    
    Gli dico di ...
    ... venire a mettersi sul letto che siamo piu comodi. Voglio continuare ad accarezzarlo io. Ci spostiamo li. In ginocchio sul letto faccio continuare l’opera di pompaggio che a pecora ho visto gradisce molto. Nel frattempo cerco di tirare su il grande coso che prima era spostato sulla coscia. Lo metto in alto sulla sua pancia,. In questo modo sembra ancora piu grande. Mi ci metto con due mani. Lo cingo nella circonferenza e cerco di fare su e giu allo stesso ritmo che mi impone il parlante che mi sbatte a pecora senza tregua. Il parlante accelera geme sempre più eccitato da quello che è il riflesso della situazione nei due specchi. Lo sento venire, “godoooo” urla con voce bassa mentre mi da ancora qualche colpo violento ben assestato che mi sposta completamente. Finisce di svuotarsi nel preservativo che ha dentro di me. Lo sfila di mette sulla poltrona.
    
    Chiedo al silente se riesco a farlo venire. Ci provo? Fa cenno di si. Con due mani mi impegno a sorreggerlo mentre sposto tutta quella carne da giu a su. Per aiutare il movimento faccio come se stessi sopra a scopare. Mi tocca il culo.
    
    Guardo la scena dallo specchio. Tenere tra le due mani quel grosso serpente è veramente incredibile. Non sembra una scena reale. Forse una cosa del genere puo accadere con un cavallo. Ma non lo so mai fatto.
    
    Insomma riesco a prendere un certo ritmo che vedo viene gradito non tanto dalla rigidità che è assente ma dai gemiti che sento da parte del proprietario del pitone.
    
    Continuo per buoni ...
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