1. Caterina


    Data: 09/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: jethro77, Fonte: xHamster

    ... prima di rincasare perché ero in bicicletta e rischiavo di bagnarmi. Mi accomodai all’interno di una delle tante aule del centro, dove i ragazzi svolgono le loro attività ludico-ricreative, ingannando il tempo davanti al computer. Caterina rimase a farmi compagnia. Non era la prima volta che io e lei ci trovavamo insieme da soli, ma quella volta c’era qualcosa di diverso nei suoi occhi. Sembrava quasi felice di trovarsi lì con me: io e lei, soli. Continuava a sorridere e a guardarmi in silenzio ed improvvisamente una sensazione di calore, inaspettatamente, si impadronì di me. Caterina risplendeva più attraente del solito. Improvvisamente percepii in lei una femminilità tutt’altro che fanciullesca. Indossava dei pantaloncini corti di jeans e una maglietta bianca leggerissima che faticava a celare le protuberanze dei giovani seni, quelle piccole mele che chiedevano solo di essere colte e mordicchiate. Era un tipico abbigliamento sportivo molto aderente, che le metteva bene in evidenza anche i fianchi e i glutei.Stavamo seduti l’uno accanto all’altra, navigando un po’ in internet, quando ad un tratto Caterina mi colse di sorpresa con una domanda: «Allora che si fa?», mi chiese con quella ingenuità mista a frivolezza che sono naturali in una giovane fanciulla. La domanda, così banale, giunse a me inaspettata e, come dicevo, mi colse di sorpresa. Nel percepire un po’ di imbarazzato rossore sulle mie guance, Caterina si sedette sulle mie gambe con la scusa di prendere possesso ...
    ... del computer.«Devo vedere una cosa al computer», mi disse con fare poco convincente. La sua voce e il suo accento dell’est risuonavano ancora più sensuali del solito. Ora che mi si era seduta in grembo, la mia attenzione non riusciva a distogliersi da quel corpo leggero e sinuoso appoggiato sul mio. Mentre lei armeggiava con la tastiera, le mie mani si posarono d’istinto sui suoi fianchi. Restai fermo qualche secondo, aspettandomi una reazione di difesa da parte sua, ma questa non ci fu e allora come azionate da un meccanismo automatico, le mie mani si spostarono e dai suoi fianchi ridiscesero soffermandosi sull’orlo dei pantaloncini di jeans. Le mie dita cominciarono a giochicchiare con l’orlo dei pantaloncini, penetrando leggermente al suo interno. Oramai avevo capito che Caterina non avrebbe più reagito e che potevo continuare la mia esplorazione indisturbato. Ero in trance, non rispondevo più delle mie azioni. Le mie mani risalirono e cominciarono a massaggiarle il vitino stretto e ad accarezzarle delicatamente il pancino, appena sotto la t-shirt corta. La mia audacia aumentava coll’aumentare del suo respiro che si faceva sempre più intenso. Allora, lentamente ritornai a giocare con l’orlo degli shorts di jeans e insinuai le dita al loro interno, in direzione dell’inguine. La loro corsa fu improvvisamente interrotta dall’orlo delle mutandine. Il movimento automatico ed istintivo si arrestò nuovamente, preso dalla sensazione di star esagerando. Ma la reazione di Caterina ...