1. Elena


    Data: 23/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alfeoxxx, Fonte: Annunci69

    ... In fondo perché non avrebbe dovuto, d'altronde la prima volta che la incontrai stava scopando con due ragazzi. In accampamento, aveva gli sguardi di tutti quando cenavamo e lei accettava di buon gusto i complimenti che gli facevano. La sera poi, quando ci salutavamo, chissà dove andava, io mica la seguivo, avrebbe potuto fare di tutto. Pietro notò i miei pensieri e decise di affondare il colpo.
    
    - "Sei rimasta sconvolta, vero?".
    
    - "Si. Non pensavo potesse arrivare a tanto".
    
    - "Non devi odiarla però. In fondo ti ha aiutata, ti ha fatto scoprire nuove sensazioni".
    
    In quell'istante capii che sapeva tutto, ma ormai niente più mi sorprendeva.
    
    - "Avevi bisogno di una come lei. Non potevi di certo continuare a nasconderti, dietro quelle mutandine. Sai, oggi quando ti abbiamo vista, dietro le dune, abbiamo capito la ragazza che sei diventata".
    
    - "Mi avete vista? Vuoi dire che mi avete spiato? Chi?".
    
    - "Certo, Francesca ci ha fatto capire quando stavate andando. Eravamo io e altri due amici di tuo padre, lui non c'era tranquilla. Non sa niente".
    
    - "No..non ci posso credere".
    
    - "Non c'è niente di male, anzi ti devo chiedere scusa per i miei figli, di certo non hanno preso dal padre. Hanno tanto da imparare ancora. Non sanno come si prende una come te, come la si fa godere. Il padre lo sa, e come se lo sa".
    
    In quell'istante Pietro si avvicinò a me, mi prese per i fianchi e mi tirò verso di lui. Ero imbambolata, sconvolta da quelle notizie. Ma in pochi ...
    ... istanti mi resi conto di ciò che stava accadendo. Pietro fece scivolare la sua mano sul mio culo e lo palpò, mentre con l'altra mi strinse un seno.
    
    - "Sei diventata una gran donna. Ci hai fatto impazzire per tutta l'estate con il tuo seno e questo culo perfetto".
    
    Avevo notato spesso lo sguardo di Pietro fermarsi su di me. La sera quando cenavamo tutti insieme, non mancava di farmi complimenti per come ero vestita. Di giorno, in spiaggia, passeggiava accanto e mi guardava. Era uno di quegli uomini che mi mettevano più in soggezione anche perché, nonostante l'età, era ancora un bell'uomo, con un fisico ben tenuto e quando eravamo in spiaggia, più volte avevo buttato l'occhio sul suo uccello che, in una classifica che mi ero fatta a mente nella mia cameretta, la sera, lo avevo messo sempre ai primi posti. Quelle mani mi stringevano e io mi lasciai andare. Pensavo e ripensavo a tutte le parole dette e le ultime parole di Francesca mi tornarono in mente. "Potrai dire di avere fatto del vero sesso solo quando lo avrai fatto con qualcuno più esperto". Queste erano state le sue parole e ora capivo a cosa si riferisse. Seguii il suo consiglio, ancora una volta e mi lasciai andare completamente a quell'uomo. Pietro entrò con la sua mano sotto la gonna, tra le mie cosce, fino ad arrivare alle mutandine. Ci giocò di sopra, poi ci intrufolò un dito e sentii la peluria del mio pube. La cosa lo fece eccitare ancora di più del dovuto e dentro i pantaloni, il suo membro cercava spazio. Ci ...