1. Tranello


    Data: 10/09/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: samas2

    ... tu non fossi una porcellina, mica saresti venuta qui. Hai goduto e ce ne siamo accorti, ma per noi è stato solo un assaggio. Ci stiamo solo riposando un po’; temi, cara la nostra troietta, che abbiamo già finito, hai paura di essertela cavata con una spanciata di figa e non sei appagata?” Mi strizza il monte di Venere, mi fa male e imploro:”Basta, finitela.”“Non temere: è solo l’inizio, abbiamo ancora i coglioni gonfi e il contenuto è tutto per te, inoltre il tuo culo non lo abbiamo ancora sfondato”, aggiunge con grande volgarità Franco. “Vi prego, non sodomizzatemi, mi farete male, ho paura”. Ridono. “ Non c’è passato ancora nessuno, no?Siamo felici di essere i primi a prendere possesso di questo territorio vergine. Vedrai che ti piacerà. Poi, sotto sotto, ne hai una gran voglia. Fai la santarellina ma penso che tu sia la più troia che io abbia mai incontrato, e ne ho incontrate tante.” Cercano in tutti i modi si scegliere accuratamente le parole per esprimere la loro superiorità. Sghignazzano. Ora sono prona , con i quattro arti divaricati e legati: non posso oppormi. Mi considerano esclusivamente una schiava sessuale, l’oggetto del loro piacere. Mi lubrificano l’ano dapprima con la lingua che si insinua profondamente nel mio buchetto fino ad allora inviolato. Sento dei brividi che mi scorrono lungo il dorso. Introducono un dito, due dita. Umettano con la saliva. Allargano lo sfintere anale che fa resistenza, ma poi cede lentamente e si arrende alla imminente ...
    ... penetrazione. Un gel lubrificante mi viene spinto dall’esterno all’interno della cavità rettale. “Stai per prenderlo in culo finalmente." Queste parole sono il preludio alla mia deflorazione anale e trepido nell’attesa. Le strette pareti dell’orifizio si aprono sotto i colpi violenti e ritmici e avverto dolore e fastidio nonostante l’accurata lubrificazione, urlo e gli occhi si riempiono di lacrime di sofferenza. Poi cresce, divenendo prevalente il piacere per quel rapporto inedito che ho sempre considerato illecito, immorale, e questo sentimento alimenta il mio godimento che esplode alla contemporanea penetrazione vaginale e mi invade, come una marea, con un crescendo esaltante. Schiacciata fra quei due corpi sudati da cui sono posseduta, esclamo: “Come godo, sono infuocata, continuate così, è molto bello, stupendo!” Mi agito tutta, ma le corde vincolano i miei movimenti. L’estasi raggiunta mi disinibisce totalmente facendomi persino dimenticare la situazione in cui mi trovo. Raggiungono a loro volta, prima l’uno e poi l’altro, l’orgasmo, lanciando grida strozzate, inondano i miei due orifizi con il loro sperma caldo, di cui mi sento riempita. Estraggono i loro membri e sento lo sperma defluire all’esterno gocciolando. L’atto finale a cui sono sottoposta è la pulizia dei due cazzi, dai residui di sperma. Con fare autoritario: “Puliscili bene, non sprecare neppure una goccia, eh?” Lecco e ingoio ubbidiente. Ormai terminato l’orgasmo mi sento spossata, umiliata e prostrata. Finita ...