So'ragazze
Data: 11/09/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Joe Pesci
... sulle mie gambe ringraziandomi per l'aiuto. Memore di quando prendevo l'autobus per andare a scuola feci finta di niente mettendo la mano aperta sulla sua coscia e iniziai a muoverla piano poi sempre di più, finché iniziai ad accarezzarla. Lei girandosi mi piazzò praticamente il suo seno in faccia. La cosa che più mi piaceva è che era leggera, addosso a me sembrava un fuscello, cosa che mi faceva immaginare un dominio assoluto. Dalle cosce passai al culetto e immediatamente lei si girò verso di me e poteva sentire la mia erezione impetuosa. Si tolse subito il top e mi mostrò le tette, con due capezzoli turgidi come il marmo, che succhiai con gusto, ma nel frattempo me la strusciai addosso per farle sentire l'erezione e farla eccitare. La cosa ebbe effetto perché scivolò agilmente a terra e inizio a sbottonarmi la cintura e i jeans e, tolti i boxer, tirò fuori la belva. L'erezione aumentò quando iniziò a farmi, con maestria inimmaginabile per l'età, un bel pompino con risucchio. Abbassava la cappella, dove la sua mano piccola sembrava sparire, e tirava su con le sue labbra carnose facendomi impazzire. Le ordinai quindi di spogliarsi e lei, con molto erotismo, rimase nuda. Allora la sollevai a testa in giù cosicché lei potesse continuare il suo pompino davvero fantastico e io potessi assaggiare una giovane fighetta bagnatissima. Come immaginavo non era vergine, almeno questa era la mia sensazione, non era depilata del tutto e la cosa mi piaceva. Incominciò presto a gemere di ...
... piacere visto che con la lingua giocavo con il suo clitoride. Poi la stesi sul tavolo dove l'avevo immaginata la sera prima. Era una ragazza molto educata, infatti mi disse di prendere il preservativo dai suoi pantaloncini (anche quella sessuale è educazione...). Infilatomi il condom iniziai a pomparla piano piano perché la fighetta era comunque stretta e doveva adattarsi al nuovo grosso ospite. Appena arrivai in fondo fece un urlo di piacere e iniziai a pomparla con sempre maggiore intensità e dovetti metterle una mano davanti alla bocca. All'altra scala del piano di sotto c'era pur sempre mia moglie. All'improvviso svenne per poi riprendersi. Durai moltissimo anche perché man mano devo ammettere che l'eccitazione scemava. Non era un rapporto paritetico, io la facevo godere ma lei, a parte il bel pompino, non era ancora in grado di soddisfare un uomo adulto. E poi facevo il confronto con mia suocera, una M.I.L.F. tettona insaziabile che mi aveva fatto godere da paura. Lei si che era il massimo. Non appena il preservativo fu bello carico concludemmo il tutto e lei mi abbracciò e mi baciò sulla bocca, dandomi l'arrivederci alla settimana prossima. Tornato a casa, mia moglie mi disse che quelli del piano di sopra stavano facendo rumore e le dissi che avevo visto arrivare il marito della brasiliana al piano di sopra e magari se la stava spassando. La settimana successiva non mi andava di continuare e in effetti nemmeno Giada sembrava volesse andare oltre. Solo che ad un certo ...