1. 42. i nuovi vicini - continua


    Data: 11/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Sergioone61

    ... riprendere lentamente il vai e vieni del bacino spingendo il cazzo nel buco accogliente che lo sta stringendo.
    
    Mark solleva le mani e carezza il torace dell’amico stimolandogli i capezzoli. Il biondino sta accelerando il ritmo della scopata. Ed anch’io quello della sega che mi sto facendo.
    
    Mark ansima e guarda verso di me ed il mio cazzo che ora è libero. Anche il biondino ogni tanto mi guarda di sottecchi.
    
    Mi avvicino lentamente fino ad essere a pochi centimetri dai due. Non resisto e faccio scorrere la mano lungo la schiena del biondino fino al culetto liscio e teso. Poi sento una mano afferrarmi il cazzo e stringerlo, iniziando a poi a masturbarmi. Mi giro ed è la mano di Mark, che ora è quasi in trance. Gli occhi chiusi, il corpo scosso dai colpi dell’amico, il cazzo duro che ondeggia sopra l’addome piatto e glabro. Mi stringe ritmicamente il cazzo. Poi lo lascia ed afferra il proprio cominciando a menarselo velocemente. Inarca il busto e dice qualcosa all’amico, che subito aumenta il ritmo e la forza delle inculate. Sul viso del biondino scende un goccia di sudore.
    
    Mark aumenta ancora di più il ritmo della sua sega, i suoi lamenti aumentano, così come gli ansiti del biondino. Vedo contrarsi i muscoli dell’addome di Mark e capisco che ormai ci siamo. Preso da un impulso irrefrenabile, con uno scatto mi abbasso tra i due ragazzi fino a raggiungere il cazzo di Mark, faccio appena in tempo ad avvolgere la cappella con le labbra che il mio giovane amico scarica ...
    ... bordate di sborra dolce e densa direttamente nella mia bocca vogliosa. Stringo le labbra per non perdere nemmeno una goccia di quella delizia. Dietro di me un verso gutturale, un ultima poderosa spinta ed il tremito che ne segue sono i chiari segnali che anche il biondino ha sborrato riempiendo il culo aperto di Mark.
    
    Mentre continuo a succhiare la cappella di Mark mi sto segando furiosamente e dopo pochi attimi sborro anch’io sul pavimento di cemento.
    
    Cerco di riprendere fiato dopo aver lasciato con riluttanza la dolce bega di Mark. Il biondino rivestitosi precipitosamente si è dileguato.
    
    Mark è ancora disteso sul bancone. E’ bellissimo avvolto nell’aura della soddisfazione dell’amplesso.
    
    Il buchetto del suo fantastico culo, appena arrossato è lucido dal sudore, poi si dilata e lascia uscire un rivolo della sborra che lo ha riempito. Occasione troppo invitante. Immediatamente mi inginocchio e comincio a leccare tutto quel ben di dio, e poi anche il buchetto, infilando la lingua, fino a che non esce più nulla.
    
    Mi rialzo. Mark si è sollevato sui gomiti e mi sorride. Ormai abbiamo stretto un patto silenzioso.
    
    Ci rivestiamo. Io prendo la mia bici e lui la sua. Usciamo.
    
    Ci incamminiamo portando le bici a mano.
    
    Gli sorrido.
    
    “Amico mio devi fare attenzione. Usa pure il sottoscala ma assicurati che non possano vederti e soprattutto inventiamoci un segnale così, quando sarai..impegnato, nessuno ti disturberà.”
    
    “Ok. Possiamo anche farlo, ma per te Sergio ...