1. Raggiante d’averti conosciuto


    Data: 12/09/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... invogliante e stimolante esca, io viceversa sono il pesciolino che ingenuamente ha abboccato facendosi imbrogliare. Nel contempo m’allungo guardandomi attorno, temendo d’intravedere il direttore di banca spuntare da un momento all’altro, perché tutta la meraviglia piacevole iniziale adesso diminuisce scomparendo: “Non crucciarti più di tanto, sii fiducioso, qua non c’è nessuno. Loro si trovano a Roma e rientreranno soltanto domani sera”. Senza tanti tentennamenti Alessandra mi conferma che è proprio così, giacché lei deve accalappiarmi e in ultimo convincermi ad infilarmi placidamente nel letto con loro: “Onestamente mi piaci, io sono soddisfatta d’adescarti” - mi riferisce lei piuttosto deliziata e altrettanto lusingata. “Sì, va bene, io non sono attratto dagli uomini, come la mettiamo?” - esordisco io ribattendo un poco allarmato cercando spiegazioni. “Non temere, neppure a me le donne facevano effetto, eppure attualmente con Maria Grazia mi diverto come una strampalata. In fin dei conti non devi chiavarti unicamente il direttore di banca, sono più che convinta che la sua deliziosa consorte una ghiottoneria di bel maschio come te non se lo lascerà di certo sfuggire, perché pure io con te ho voglia di compiere impudiche e scostumate sconsideratezze”. Quello che mi espone Alessandra è tutto così enorme, che mi sorge persino il sospetto che mi stia raccontando un sacco di frottole architettate ad arte: “Presumo che tu non mi creda, dai, vieni qua che ti mostro una cosa”. ...
    ... Alessandra s’alza, mi trascina in piedi e mi guida verso la dimora, io vorrei mettermi qualcosa addosso, ma lei insiste che tanto siamo da soli e che non c’è nessuno. Attraversato un salotto molto pomposo mi conduce per una scala a chiocciola che sbuca in un seminterrato, spalanca una porta con una chiave che recupera sopra lo stipite, accende la luce e mi fa entrare in un posto mirabolante. Quella che scorgo è una stanza interamente ricoperta di specchi, pavimento e soffitto compresi. Al centro c’è un gigantesco letto rotondo dove possono accomodarsi otto persone, ci sono nelle adiacenze dei canapè, svariate telecamere sistemate su treppiedi puntate verso il letto, con un enorme televisore che praticamente è un maxischermo da stadio: “Ti sembra che quei due individui si tengano una stanza del genere per venirci a dialogare o per consumare il tè?”. Quella che intravedo è una meravigliosa stanza adatta per le colossali ammucchiate, Alessandra si scaraventa sul letto dimostrandomi che il materasso in realtà è una specie di canotto gonfiato ad acqua, dopo m’invita a provarlo. E davvero stupefacente, perché si muove tutto a ogni minimo sussulto, come se fosse vivo. Miracolistico poi è adocchiarsi riflessi praticamente in ogni direzione, come se in quella stanza fossimo una moltitudine di persone. Alessandra s’appropria d’un telecomando mettendo in funzione il televisore e una telecamera, ben modulata a distanza dal suo pigiare con le dita, la telecamera si gira verso di lei e la ...
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