1. Diario piccante di... Aida


    Data: 12/09/2018, Categorie: Lesbo Trans Autore: Senovermiglio, Fonte: RaccontiMilu

    ... quando restò solo in reggiseno a cercare qualcosa nell�armadio ero sul ciglio della porta a spiarla, a guardarla con sfacciatezza a volte e a contemplarne le natiche ancora coperte dalla gonna.�Cosa c�&egrave?!� Disse girandosi verso di me e guardandomi. Ridacchiando le risposi: �Nulla, ti guardavo! Non posso?!��Se tanto ci tieni�� iniziò a dire, ma il fischio della moka ci interruppe, e fu lei ad andare a spegnere il fornello, camminando in casa con il reggiseno a contenerle quello spettacolo. Cercavo di starle il più vicino possibile per ammirarla. Versava il caff&egrave e intanto io le guardavo il seno, mi offriva una tazzina ed io ero ancora incantata dal reggiseno, nero come la pece.�Che fai?! Hai fame per caso?! Mi stai mangiando con gli occhi!!!� Ci tenne ad esclamare un po� ironica. Scoppiammo entrambe in una risata e bevemmo il caff&egrave. Ad un tratto spezzai il silenzio dell�atto dicendole: �Ti spiacerebbe essere mangiata, eh?!� Mi sorrise ancora, ma non parlò.Posammo le tazzine sul tavolo ed io, quasi involontariamente, allungai una mano a palparle un seno ancora trattenuto dalla coppa del reggiseno. Ci guardammo negli occhi un attimo, un attimo di imbarazzo, poi mi buttò le braccia al collo e mi baciò sulle labbra, leccandomele con la lingua. Il sapore era speciale, non saprei dire con precisione di cosa sapeva. Forse era Ambrosia! Il bacio fu lungo e appassionato, le lingue si intrecciavano, si cercavano, si toccavano, si abbracciavano. Quasi si ...
    ... scopavano!Farneticò qualcosa, non capii, mi gettò sul divano e mi tirò via i vestiti, lasciandomi in intimo. Presi subito il controllo della situazione, le staccai il reggipetto e le succhiai i seni, glieli baciavo con avidità e urtavo i capezzoli ormai duri, le baciavo il ventre mentre i suoi gemiti mi eccitavano, sentivo gli umori pervadermi tra le cosce e il mio ventre era in fiamme. Era la mia donna, lo sentivo! Le leccavo l�ombelico, le accarezzavo le natiche, la sentivo gemere, godere, dare qualche urletto e ansimare di gusto. Una sinfonia celestiale. Continuavo a dirigere la scena, ma quando arrivai alla gonna cerò di bloccarmi senza successo: gliela filai via e notai una strana protuberanza tra le sue gambe. �Oddio &egrave un trans!� Fu il mio primo pensiero e non feci in tempo a finirlo che già m�ero staccata da lei e la guardavo incredula. Cominciai a sillabare un �ma tu� tu� tu� io��. Divenne rossa in viso e con aria abbattuta disse �Si, capisco. Lo so. Non fa niente, e scusa per la perdita di tempo�. E fece per iniziare a rivestirsi.Mi dispiacque per la sua reazione e la guardai con occhioni dolci.�Senti � dissi lei � ma, funziona?�Annuì ancora sfiancata e prese il reggiseno per indossarlo. La bloccai con un abbraccio, mi sorrise ancora visibilmente giù di morale. �Come un cazzo o come un clitoride?� Le chiesi.�Normalmente &egrave un clitoride � disse stringendomi forte � ma con le giovani ragazze a volte si sveglia!�Le tenni nascoste le mie insicurezze che ancora mi frenavano, ...