1. Il mio futuro suocero Cap 2


    Data: 13/09/2018, Categorie: Incesti Autore: Secret

    ... completamente al suo buchino: prima lo leccai con la lingua piatta, a spatola, poi lo stuzzicai velocemente con la punta della lingua… e poi, quando lo sentii bello morbido e dilatato, gliela spinsi dentro più che potevo. Altro urlo di piacere. “Si… si… Claudia inculami con la lingua… daiii… ti prego… lavorami il culo… cazzo santo… mi piace farmi inculare… dai… dai…” Non capii se gli piaceva farsi inculare solo con la lingua o anche da un bel cazzo, ma la cosa per me era ininfluente… in quel momento ero io l’artefice del suo piacere e volevo farlo godere più che potevo. Mi stava prendendo una strana sensazione: era come se avessi voluto entrare in competizione con sua moglie, per dimostrargli che anche io, come gli aveva anticipato Luciano, ero brava a far godere gli uomini, almeno quanto la moglie… se non di più! Diedi le giuste indicazione a Franco “Porco, inchinati davanti… mettiti a pecora che ti inculo!” Mai invito fu più gradito! Piegò il busto completamente davanti, poggiando le mani sulla sedia. Seduta per terra, tra le sue gambe, avevo il viso alla giusta altezza del suo culetto. Per aprirlo bene e facilitare l’introduzione avevo bisogno anche dell’altra mano. Lasciai l’uccello e con entrambe le mani gli allargai più che potevo il buchetto del culo… la posizione era proprio quella giusta… appuntai la lingua e gliela misi nuovamente tutta dentro. Iniziai una inculata linguale da sballo… dentro e fuori… dentro e fuori… più gli ficcavo la lingua nel culo, più sentivo ...
    ... lo sfintere dilatarsi! Dopo un po’ di questo servizio decisi di osare di più e fargli una sorpresa. Ritenni che il buchetto, così ben dilatato e viscido della mia saliva, fosse ben pronto per più sostanziose introduzioni. Non gli diedi tempo di rendersi conto della variazione sul tema: tolsi la lingua, gli appuntai velocemente due dita e gliele spinsi profondamente nel culo… mentre urlava il suo godimento con la mano libera mi impossessai nuovamente del suo cazzo e ripresi a segarlo libidinosamente. Ansimava, gemeva, lo sentivo godere proprio come piaceva a me. “Porco, che ne dici? Ti piace questo doppio trattamento? Due dita nel culo e una mano che ti masturba? Chissà quante volte tua moglie ha goduto anche lei di questo trattamento!” Quando gli parlavo della moglie lo sentivo vibrare. “No, Claudia, avresti dovuto vederla, lei godeva molto di più: uno di noi glielo metteva nel culo, uno le leccava la fica mentre lei lo masturbava e il terzo la chiavava in bocca! Ormai eravamo entrati tutti e quattro in una perfetta sintonia che riuscivamo a venire tutti contemporaneamente… dovevi sentirla e vederla quando raggiungeva l’orgasmo mentre noi tre le sborravamo nel culo, in bocca e nella mano! Stupenda!” I suoi racconti da una parte mi eccitavano moltissimo, ma dall’altra mi facevano incazzare: ovviamente non avevo nulla contro la mamma di Luciano, anzi, l’ammiravo profondamente per la sua libertà nel godere, però mi scocciava che Franco pensasse che sua moglie fosse l’unica donna ...
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