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Il mio futuro suocero Cap 2
Data: 13/09/2018, Categorie: Incesti Autore: Secret
... non giudicherà sua madre… non ultimo il fatto che permette a te di godere anche con altri… compreso suo padre!” Era vero… Luciano mi permetteva di godere con altri uomini come aveva fatto suo padre con sua madre. “Franco, ripenso a quando mi hai detto che ormai faccio parte della vostra famiglia e che sono l’unica donna di casa: forse ti piacerebbe mi comportassi come tua moglie?” “Se fossi mia moglie lo desidererei immensamente… ma sarai la moglie di mio figlio… dovete decidere voi per la vostra felicità!” “Hai ragione! Prospetterò la cosa a Luciano: da quello che mi hai raccontato dovrebbe essere meraviglioso farsi penetrare da tre cazzi!” Così dicendo imboccai l’uccello e cominciai un lavoro di bocca da farlo strabiliare: come gli aveva anticipato il figlio ero una stupenda pompinara… e avevo una gran voglia di dimostrargli che non ero da meno di sua moglie! Cominciai a pomparlo su e giù lentamente, per fargli apprezzare il calore delle mie labbra… ad ogni imboccata sentivo il suo membro gonfiarsi sempre di più… credo che per una donna sentirsi crescere in bocca l’uccello del suo uomo sia una delle più belle sensazioni che può provare! Spinsi la bocca contro il suo ventre e lo ingoiai completamente: con l’uccello infilato dentro la gola lo aiutai a togliersi i calzoni, per dargli modo di allargare agevolmente le gambe. Il porco cominciò ad ansimare e certamente stava benedicendo il figlio per avergli portato a casa una nuora così ampiamente disponibile al piacere! ...
... Sentivo la fregna dilatarsi sempre di più… si stava preparando per ricevere con tutti gli onori il cazzone di mio suocero! Sfilai l’uccello dalla bocca, riempii la mia mano di saliva e la spalmai diligentemente lungo tutta l’asta. Mentre gli segavo il cazzo infilai la testa tra le sue gambe e con la bocca arrivai ai coglioni… il porco allargò le gambe per mettersi comodo a cavallo del mio viso e cominciò ad ondeggiare il bacino per strofinare le palle contro le mie labbra. Tirai fuori la lingua e cominciai a leccarle come un cagnolino… ad ogni colpo di lingua sentivo il cazzo vibrarmi in mano. Poi me le misi in bocca… prima l’una… poi l’altra… le succhiavo delicatamente… strette tra le labbra me le passavo da una parte all’altra della bocca, con grande godimento di Franco che ansimava, gemeva e grugniva come un porcellino. Si piegò davanti con il busto, non so se involontariamente o per mandarmi un messaggio… io, da adorabile puttana e ben abituata alle più innominabili porcate, pensai subito al dolce e perverso invito. Mentre con una mano seguitavo a segarlo, sollevai il viso verso il suo culetto e, allargandogli le natiche con l’altra mano, gli passai la lingua lungo tutto lo spacco del culo! Emise un urlo bestiale. “Siiiiiiiiii… cazzooo…. Siiiiiiiii… leccami il buco del culo che mi fa impazzireeee!!! Cristo, Claudia, sei meravigliosa, sei divina, sei l’angelo mandato dal cielo!” Gli incitamenti ad essere porca mi hanno sempre spinto a dare il meglio di me stessa. Mi dedicai ...