1. Dieci anni dopo


    Data: 14/09/2018, Categorie: Etero Autore: TamMet, Fonte: Annunci69

    Primo giorno di liceo.
    
    Di nuovo.
    
    Già, questo mi toccò: ripetere il primo anno di liceo scientifico.
    
    Nulla, fino ad allora, per me era stato così umiliante. Non l'essere stato scoperto a visitare i primi video pornografici che si trovavano in rete. Per inciso: 13 secondi di scopata finta scaricati in due ore con una connessione a 56k. Per chi non se la ricordasse era quella che, quando facevi partire la connessione, faceva emettere alla case box del pc fisso dei bip e ti occupava la linea del telefono. Chi è troppo giovane, ed è nato nel lusso dell'ADSL e degli smartphone, non può nemmeno immaginare cosa significhi.
    
    Tornando a noi e tralasciando questa nostalgia tecnologica che fa riferimento ad almeno tre lustri addietro, riporterei l'attenzione su Elsa.
    
    Questo era il suo nome.
    
    Neri come la notte più buia i suoi capelli. Non da meno i suoi occhi.
    
    Descrivere il suo corpo sarebbe inutile. Non credo esistano parole per carpire la rotondità e la pienezza del suo seno. Inutile sprecare inchiostro, per quanto virtuale esso sia, per cercare di ridurre in parole quello che le sue gambe fossero in grado di creare durante il lento e tedioso cammino che ci separava dalla stazione al liceo.
    
    Inutile dire che mi fossi innamorato a prima vista.
    
    Stessa stazione di partenza, stessa stazione d'arrivo. Volle la fortuna, o forse il caso, o qualsiasi altra cosa, non solo frequentavamo lo stesso istituto, ma finimmo nella stessa medesima classe. Prima B, liceo ...
    ... scientifico. Un'altra volta, per me. La prima volta, per lei.
    
    Due adolescenti con prospettive completamente diverse in mente. Due modi di affrontare la realtà nettamente differenti. Due vite che avrebbero per sempre corso su binari paralleli. Non fosse stato per i dieci anni successivi.
    
    Nulla fu come ognuno dei due avesse sognato che fosse. Dieci anni sono tanti e allo stesso modo troppo pochi.
    
    Certo. Sono frasi fatte. Sono semplici da scrivere. Eppure restano dieci anni di esperienze. Serie o meno che siano. Da quel primo giorno iniziò a crearsi una vera e profonda amicizia. Per lei. Per me fu soltanto un amore mai corrisposto. Me ne feci una ragione. Cercavamo cose diverse e incontro ad esse vivemmo le nostre vite. Fortunatamente sempre legati, sempre amici, sempre di fronte alla solita birra ghiacciata ricordando i bei tempi del liceo. Perché sì, dopo le avventure e disavventure del liceo, dopo i primi anni all'università per me e alla cassa di un supermercato per lei, nulla ci impediva di ridere dei 2 in filosofia, per me, e dei 2 in matematica, per lei. Nulla. Fino a due anni fa.
    
    "Ci troviamo una sera di queste?"
    
    Come minimo vorrà parlarmi di come è finita male con il ragazzo di turno. La sua popolarità e facilità nel trovare un ragazzo non sono mai state messe in dubbio. Non significa che fosse una ragazza facile, anzi. Ma la sua semplicità, la sua genuinità e la sua bellezza generavano la perfetta donna da desiderare, se non addirittura amare.
    
    Mi sbagliai. Mi ...
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