1. Dieci anni dopo


    Data: 14/09/2018, Categorie: Etero Autore: TamMet, Fonte: Annunci69

    ... sbagliali alla grande. Non era affatto finita con Marco. Probabilmente era solo iniziata.
    
    "Sono incinta"
    
    Crollai, letteralmente, sulla sedia. La fissai negli occhi. Uno sguardo deciso, serio, maturo, come mai le avessi visto. Capii. Era la verità. La fottuta verità.
    
    Meno di nove mesi dopo nacque Giulio. Ed io morii.
    
    Nella mia vita posso contare miriadi di esperienze, positive e negative. Feste e matrimoni e funerali. Uno in particolare davvero difficile da digerire ancora adesso. Eppure, questo neonato, fu uno dei colpi più duri da assorbire. Avrebbe sancito la morte di qualsiasi possibilità. Il dissolversi di qualsiasi fumosa e immaginata speranza. Fino al giorno in cui, disperata, si presentò a casa mia.
    
    "Mi ha lasciata. Marco mi ha lasciato Giulio e se ne è andato. Per sempre."
    
    Diviso fra il forte sentimento di consolarla come amico e di trovare uno spiraglio di speranza come possibile futuro compagno e padre, la mia mente iniziò a cedere. Non dormivo. Non mangiavo. Tutto ciò che riuscivo a pensare era: Elsa è libera. Finalmente libera. Come me. Tutti e due usciamo da delle storie difficili e intense. Potrebbe essere la volta buona. La volta in cui, finalmente, vengo notato per quello che sono: un'uomo disposto a qualsiasi cosa pur di renderla felice.
    
    Pensieri che durano mesi. Giulio, ormai, ha un anno e mezzo.
    
    Marco non viene nemmeno più nominato. La rabbia e la frustrazione di Elsa sono ormai sepolti. Per lei esiste solo Giulio. E questo ci ...
    ... porta a "Dieci anni dopo". Ebbene sì. Il mio essere nerd, appassionato di animazione e inserito nel mondo del cinema e della televisione, hanno portato a questo: una serata dedicata al piccolo Giulio per fargli vedere i classici capolavori della Disney. Elsa, non avendo tempo di recuperarli, ha chiesto all'unica persona che sapesse avere tutta la collezione in doppia versione VHS e DVD.
    
    In definitiva, mi presento a casa sua con una cassa di birra e una dozzina di DVD.
    
    Breve chiacchierata, una birretta e ci accomodiamo sul divano per vedere il film. Io, lei e Giulio.
    
    La semplicità della situazione, l'intimità costruita in quei dieci anni di conoscenza, hanno reso facilissimo trovarsi a stretto contatto, col mio braccio attorno a lei, sul divano di casa sua. Nulla di artificiale. Nulla di costruito o ricercato. Semplicemente, nel commentare una scena vista milioni di volte ci ritroviamo a guardarci l'un l'altro anziché ambedue verso il televisore.
    
    Uno scambio di sguardi.
    
    L'emozione più intensa che abbia mai provato.
    
    Giulio orami dormiva da parecchio. Dubito abbia visto più di due o tre scene del film.
    
    Perdersi in quegli occhi scuri è stata la magia più bella che mai si sia vista al mondo.
    
    Probabilmente risulterebbe volgare ridurre tutto al fatto che né io né lei avessimo avuto rapporti sessuali negli ultimi sei mesi, ma credo che questo possa aver influito molto, assieme alla cassa di birra, su quello che è venuto dopo.
    
    Il colore inteso delle sue guance ...