Giulia
Data: 15/09/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Dick1990
... estranei posarsi sulla sua pelle nuda e cercare di insinuarsi sotto la stoffa del reggiseno alla ricerca dei capezzoli. Per leccarli, per morderli, per far sí che fossero la chiave per aprire altre intimità. Se la gelosia mi accecava quando ero con lei, le cose peggioravano quando non lo ero. Sapere che lei era in giro da sola o con le sue amiche mi faceva impazzire. Nella mia testa, qualsiasi occasione poteva essere quella giusta per tradirmi. Il pensiero che altre dita potessero sfiorarla e altri occhi potessero guardarla mentre godeva mi rendeva pazzo. Trascorsero cosí mesi e poi anni, in cui la mia folle gelosia e le mie scenate erano mitigate solo dalla mia dedizione al suo piacere. Ero pronto a soddisfare qualunque suo capriccio pur di godere dello spettacolo dei suoi orgasmi sotto le mie mani. Con il tempo avevo affinato la mia tecnica. Avevo imparato ad accrescere il suo godimento torturandola nell'attesa. Spesso dopo averla immobilizzata e bendata, la penetravo con gli oggetti piú disparati, mentre, con il suo consenso, la fotografavo o la riprendevo. Il tempo impiegato per farle raggiungere il culmine del piacere era andato aumentando sempre di più, di pari passo con l'intensità dei suoi orgasmi. Per quanto mi riguardava, ormai venivo senza alcun suo intervento, lei quasi non mi toccava più. Ma a me andava bene cosí, anche l'intensità dei miei orgasmi era aumentata all, amplificarsi dei suoi. Una volta iniziata l'università, Giulia cominciò ad uscire con una sua ...
... collega di studi, Anna. Era una biondina niente male, anche se nulla a che vedere con Giulia. Alcune volte, mentre Giulia era stesa sul letto con le braccia e le gambe aperte, costretta da sottili cordicelle e gli occhi bendati da una mascherina di seta, avevo cercato di aumentare la sua eccitazione descrivendole un amplesso tra lei e la sua amica. Giulia era poco attratta dal genere femminile, eppure ero convinto che per Anna avrebbe fatto un'eccezione. Dall'uscirci una volta ogni tanto, Giulia passò ad uscirci un paio di volte a settimana, fino a quando non mi chiese di uscirci anche il venerdì o il sabato sera. Fu in occasione di un loro appuntamento al sabato sera che decisi di appostarmi sotto casa di Giulia. Sapevo che in quelle occasioni Anna la passava a prendere con la sua cinquecento e cosí avrebbe fatto anche quella sera. Attesi che arrivasse sotto casa di Giulia e con il cuore in gola aspettai che scendesse. Ricordo il dolore nel vederla aprire il portone. Era bellissima. La gonna corta e i tacchi alti erano accompagnati da calze scure. Sopra, un giacchetto corto di montone, mi impediva di vedere il resto del suo abbigliamento. L'auto partí e io dietro di lei a distanza di sicurezza. Anna guidò per un bel tratto fino a raggiungere il locale in Prati dove Giulia mi aveva detto che sarebbero andate. Non fu facile non farmi scoprire mentre loro, una volta parcheggiato, raggiungevano a piedi l'ingresso. Qui il mio stomaco accusò un dolore come se fosse stato colpito da ...